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Offende e minaccia i vigili, denunciata

Un agente della polizia locale di Legnago durante un controllo con il telelaser
Un agente della polizia locale di Legnago durante un controllo con il telelaser
Un agente della polizia locale di Legnago durante un controllo con il telelaser
Un agente della polizia locale di Legnago durante un controllo con il telelaser

È stata «pizzicata» da una pattuglia della polizia locale del distretto «Basso Adige» di Legnago a sfrecciare in auto oltre i limiti consentiti nel centro abitato di Vigo. Ma non si è data per vinta, malgrado avesse violato il codice della strada. Non appena si è vista recapitare a casa il verbale per eccesso di velocità, ha pensato infatti di sfogare tutta la sua rabbia insultando e minacciando su Facebook i vigili, rei di averla sanzionata con l’impiego del telelaser. Una reazione sopra le righe, in cui le normali lamentele, comprensibili da parte di chi prende una multa tanto più in questo periodo di vacche magre in cui i soldi scarseggiano, sono degenerate in un attacco al vetriolo. Tanto che la 64enne, residente a Villa Bartolomea, rischia ora di pagare salato i suoi post ingiuriosi nei confronti degli uomini del comandante Luigi De Ciuceis. Ieri mattina, al termine di un’indagine avviata lo scorso 21 settembre e coordinata dal vice commissario Franco Adami, l’automobilista fumantina è stata denunciata penalmente alla Procura di Verona per tre reati: diffamazione a mezzo stampa mediante l’utilizzo dei social network, oltraggio e minaccia a corpo politico, amministrativo o giudiziario. Accuse pesanti, frutto delle frasi inequivocabili pubblicate dalla donna sulla pagina «Accade a Legnago...Civiltà e inciviltà legnaghese», gruppo che conta quasi 12.800 iscritti. «Siete ridicoli, quando vedete un italiano vi gonfiate come un tacchino...quando vi arrivano davanti islamici vi cag... sotto»; «Siete dei pagliacci, aspettatemi perchè arriverò»; «Prendeteli a calci in c... perchè appena dovessi trovarli lo farò io»: questo il tenore dei messaggi postati su internet dalla 64enne, che lo scorso giugno era stata sorpresa dagli agenti mentre percorreva, al volante sua Volkswagen Polo, via Rodigina nord ad una velocità ben superiore ai 50 chilometri orari tollerati nel tratto che attraversa il centro della frazione legnaghese. In quella circostanza, la conducente era stata subito fermata dalla pattuglia, impegnata nei controlli sulla viabilità con l’uso del rilevatore elettronico a distanza. Tuttavia, in fase di contestazione dell’infrazione, l’automobilista aveva dichiarato che aveva urgenza di ripartire subito per recarsi al vicino ospedale «Mater salutis». Quindi, dopo aver fotocopiato i suoi documenti, i vigili la lasciarono andare dando priorità all’asserita emergenza sanitaria. Non senza avvisarla, però, che il verbale le sarebbe stato recapitato in un secondo momento. Ed è stato proprio quando l’ha ricevuto, che la 64enne ha dato in escandescenze. Forse perchè infastidita dal fatto che non fosse riportata la motivazione fornita quel giorno agli agenti bensì una più generica «non contestata subito perchè aveva fretta». E giù improperi che, dalle rimostranze frequenti tra i multati, sono sconfinati nell’illecito penale. Al punto che la polizia locale - com’era già successo lo scorso febbraio quando venne apostrofata pesantemente, sempre su Facebook, da alcuni automobilisti sanzionati in un parcheggio di Legnago - ha deciso di non soprassedere. Ed è scattata così la triplice denuncia a carico della donna «per tutelare la dignità professionale del personale preso di mira con commenti lesivi dell’onore, del decoro e del prestigio delle istituzioni». «Passino le critiche seppur ingiustificate», osservano al comando, «ma è intollerabile che gli operatori vengano umiliati e sommersi sui social da insulti gratuiti solo per aver fatto il loro lavoro». •

Stefano Nicoli

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