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Nuovo allarme Covid, 24 «isolati»

L’azienda Laser Jet di Pojana dove si è registrato il focolaio di Covid
L’azienda Laser Jet di Pojana dove si è registrato il focolaio di Covid
L’azienda Laser Jet di Pojana dove si è registrato il focolaio di Covid
L’azienda Laser Jet di Pojana dove si è registrato il focolaio di Covid

Sono 24 le persone residenti in Comuni del Colognese in isolamento fiduciaio dopo il caso della positività dell'imprenditore di Pojana Maggiore, nel Vicentino, che sta scatenando un vespaio di polemiche e proteste in Veneto. Il focolaio scoppiato all'interno dell'azienda meccanica berica fa tornare alta la tensione tra gli abitanti dei Comuni dell’Adige Guà, che vivono ai confini con il Basso vicentino. Ad Albaredo, Veronella, Roveredo e Zimella le persone entrate in contatto con uno dei cinque positivi al Covid, registrati dopo il rientro dalla Serbia del titolare della «Laser Jet», sono state poste in quarantena obbligatoria nelle proprie abitazioni fino al 14 luglio e saranno sorvegliate costantemente dal Servizio di igiene e sanità pubblica dell'Ulss (Sisp). I primi tamponi effettuati su queste persone sono rassicuranti. Nessuno, infatti, presenta i sintomi della malattia e nessuno risulta in questo momento positivo al Coronavirus. Ma è troppo presto per cantare vittoria. I medici spiegano che bisognerà attendere qualche giorno e ripetere il test. Solo alla seconda negatività si avrà infatti la certezza che il virus non è stato trasmesso e che la «catena» dell'infezione si è dunque fermata. La maggior parte delle persone in isolamento risiede ad Albaredo. Si tratta, perlopiù, di clienti di un bar del centro storico. Essi hanno avuto contatti con il dipendente della «Laser Jet» di Bonavigo, infettato a sua insaputa durante il viaggio con il suo capo in Serbia. L'uomo, che non sapeva di essere positivo al Coronavirus, nei giorni seguenti al suo rientro dalla Serbia ha frequentato infatti il locale di Albaredo. Quando il Sisp lo ha contattato e gli ha imposto l'isolamento fiduciario, ha stabilito che fossero messi in quarantena non solo i suoi familiari, ma anche tutti coloro che aveva incontrato nei locali pubblici, in particolare nel bar albaretano. Sono state identificate 13 persone, per ora sono tutte asintomatiche e negative al tampone. Il sindaco di Albaredo Giovanni Ruta è arrabbiato: «Il comportamento vergognoso dell'imprenditore vicentino, che sta mettendo a rischio l'intera Regione, va condannato fermamente», commenta. «Per fortuna i dati inviati dall'Ulss 9 Scaligera sono rassicuranti e non ci risulta che ci sia alcun contagiato nel nostro Comune. Invito comunque la popolazione a prestare attenzione, ad evitare gli assembramenti e a mantenere la corretta distanza sociale». Otto cittadini sono invece in isolamento domiciliare a Veronella. Sono parenti e amici del dipendente di Bonavigo. Pure in questo caso non ci sono malati conclamati e i primi tamponi sono negativi. Anche il sindaco di Veronella Loris Rossi esorta la popolazione a continuare a seguire le regole di igiene e di comportamento per prevenire i contagi. «Molti negozianti», dichiara il primo cittadino, mi segnalano che i clienti entrano negli esercizi pubblici senza mascherina, questa condotta non è accettabile. Ci vuole rispetto per chi lavora e per gli altri clienti. Diverso il discorso per coloro che frequentano spazi aperti oppure lavorano da soli in ufficio. Qualcuno fa ancora confusione sulle regole da applicare». Veronella, peraltro, si prepara ad affrontare una manifestazione importante come la Fiera del Carmine, in programma dal 17 al 21 luglio, nella quale sarà compito dei volontari della Pro loco garantire la sicurezza e la salute alle centinaia di partecipanti attesi in paese. A Zimella, sono due i contatti secondari messi in isolamento precauzionale. Il primo cittadino Sonia Biasin è amareggiata: «Noi siamo arrivati ad avere molti casi di positività al virus nel nostro piccolo Comune», ricorda. «Fortunatamente, da qualche settimana, registravamo zero casi Covid e zero isolamenti fiduciari. Ricordo che tutti dobbiamo fare la nostra parte per evitare di tornare nell'emergenza sanitaria appena passata. Serve prudenza e rispetto per la vita altrui», sottolinea. A Roveredo, infine, una persona soltanto è in quarantena in seguito al focolaio di Pojana, ancorché asintomatica e con tampone negativo. •

Paola Bosaro

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