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Nuove medie «Barbieri» Ancora un anno di attesa

Le nuove scuole medie di Casette È slittata  di un anno l’inaugurazione del plesso a servizio della frazione
Le nuove scuole medie di Casette È slittata di un anno l’inaugurazione del plesso a servizio della frazione
Le nuove scuole medie di Casette È slittata  di un anno l’inaugurazione del plesso a servizio della frazione
Le nuove scuole medie di Casette È slittata di un anno l’inaugurazione del plesso a servizio della frazione

Fallisce una delle due imprese che hanno vinto l'appalto. E slitta di un altro anno l'apertura delle nuove scuole medie realizzate a Casette di Legnago. Alla fine, quanto era stato temuto dalla Giunta del sindaco Graziano Lorenzetti è accaduto. Il tribunale ordinario di Ravenna ha infatti sancito il fallimento della «Elettra impianti srl», con sede sempre nella città romagnola, mandando a monte ogni speranza dell'esecutivo di poter completare, e quindi rendere utilizzabile a partire dal prossimo settembre, il nuovo fabbricato scolastico costruito a partire dal 2020 per i 150 alunni del popoloso rione di destra Adige. Proseguono i disagi Pertanto, anche per il prossimo anno scolastico gli studenti di Casette dovranno seguire le lezioni in trasferta, ovvero smistati tra le medie «Frattini» di via Vicentini, accanto al centro commerciale Galassia, e le elementari «Tosi» del quartiere. A complicare le sorti di un cantiere che, dopo diversi rinvii, era destinato a chiudersi entro quest'estate, c'è stato il dissesto finanziario di una delle due imprese, le quali, nel novembre 2019, avevano vinto l'appalto della nuova scuola, progettata dalla precedente amministrazione guidata da Clara Scapin, per un importo complessivo contrattuale di 2,8 milioni di euro. Se, per la parte riguardante le pareti ed il tetto della nuova scuola, realizzata dove sorgeva il vecchio plesso abbattuto, i lavori sono stati portati a termine dalla «Imola Legno spa» di Imola (Bologna), che ha vinto l'appalto associandosi proprio con l'impresa ravvenate, le sorprese si sono presentate sul versante dell'impiantistica, tuttora mancante, affidata alla consociata romagnola. Il fallimento All'insorgere dei primi problemi economici della «Elettra impianti srl» il Comune aveva tentato invano di ottenere il completamento delle opere non eseguite tramite un accordo con la «Imola Legno», economicamente più salda. Tuttavia, il fallimento della «Elettra impianti» ha complicato le cose anche dal punto di vista burocratico. Soltanto pochi giorni fa il settore Lavori pubblici e servizi in concessione del municipio ha potuto sancire la risoluzione del contratto firmato a suo tempo con le due società emiliane. Tale provvedimento spianerà la strada all'indizione di una nuova gara per la realizzazione degli impianti tecnologici necessari per poter ultimare la nuova scuola. I funzionari di Palazzo de' Stefani, nel documento, hanno evidenziato che, nell'estremo tentativo di salvare il salvabile, lo scorso 30 maggio avevano comunicato alla «Imola Legno spa», rimasta indenne dal fallimento, la richiesta di completamento delle lavorazioni mancanti «allo scopo di ridurre l'eventuale successivo contenzioso per la stima del valore delle parti di opere iniziate e non concluse». Visto che la «Imola Legno spa» non ha mai indicato alcun altro operatore che potesse subentrare al partner fallito, il Comune ha deciso di rescindere il contratto a causa dei lavori incompiuti, riservandosi di quantificare i danni conseguenti e connessi all'inadempimento dell'appaltatrice. Nuova gara I tecnici di Palazzo de' Stefani, nei prossimi giorni, valideranno una perizia per quantificare i lavori che restano da completare, disponendo fin da subito la riscossione della polizza fidejussoria versata dall'impresa a garanzia dell'intervento. Riguardo la tempistica per il completamento delle «Barbieri», il sindaco, nell’ultimo Consiglio, dopo essere stato interpellato al riguardo da Stella Bonini di Legnago futura, ha evidenziato: «Per i primi di settembre rientreremo in possesso del cantiere, dopo di che verrà steso entro ottobre un nuovo progetto per gli impianti e le opere esterne da completare. Verrà quindi indetta una nuova gara sperando di affidare i lavori per novembre. Gli interventi mancanti verranno effettuati entro maggio del 2023, mentre l'estate prossima ci saranno i collaudi e la consegna della scuola al Comune». Il primo cittadino non ha nascosto il suo disappunto: «Purtroppo quando fallisce una ditta che ha vinto un appalto la procedura da seguire per far ripartire i lavori è blindata, creando così difficoltà sia all'amministrazione che ai cittadini e in questo caso agli studenti e alle loro famiglie».•.

Fabio Tomelleri

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