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Nuova «Regionale 10» I sindaci sfilano in

La manifestazione dei sindaci svoltasi a Montagnana
La manifestazione dei sindaci svoltasi a Montagnana
La manifestazione dei sindaci svoltasi a Montagnana
La manifestazione dei sindaci svoltasi a Montagnana

Sindaci e cittadini scendono in piazza per chiedere che venga realizzata la nuova Regionale 10. Una strada di cui si parla ormai da decenni e che dovrebbe collegare il Basso Veronese con quello Padovano. Tuttavia, i primi cittadini dei Comuni della nostra provincia interessati all’opera rispondono in modo piuttosto tiepido. Alla manifestazione - che si è svolta a Montagnana (Padova), con la partecipazione, nonostante un violento acquazzone, di circa 400 persone e di vari sindaci del Padovano - in rappresentanza del Veronese c'erano infatti solamente il vicesindaco di Roveredo di Guà, Claudio Cioetto, che ha manifestato anche in veste di presidente del mandamento del Basso Veronese di Apindustria, e quello di Pressana, Stefano Marzotto. Non c'era nessuno, invece, per conto dei municipi di Bevilacqua, Minerbe e Legnago, che dovrebbero essere coinvolti dal progetto dell’arteria. La nuova Regionale 10, di cui è previsto l'innesto nel Padovano sulla statale 16 Adriatica e la connessione nel Veronese con la Transpolesana, è stata realizzata per alcuni tratti. Sia nel Padovano, dove sono stati costruiti i primi 10 km da Monselice a Carceri, che nel Veronese. Qui sono stati creati i raccordi con la «434» e le provinciali 44 e 44b, per un totale di quattro km, e la variante di San Vito dell’attuale tracciato, per altri 2,6 km. L’inizio dell’attività pareva far presagire una realizzazione in tempi veloci dei quasi 23 km mancanti. Di questi, circa 18 sono posti nel Padovano e quasi cinque nel Veronese, dove sono previsti l’attraversamento dei territori di Legnago, Minerbe e Bevilacqua, con uno svincolo a Minerbe, un viadotto sulla linea ferroviaria Mantova-Monselice e un ponte sul fiume Fratta. I cantieri, però, sono stati fermati nel 2007 e da allora non si è mosso più nulla. Anzi, nell'agosto dello scorso anno è stata posta la parola fine al piano che avrebbe dovuto vedere un raggruppamento di imprese private completare l'opera. Uno stop sancito dalla Regione a seguito della rinuncia dei privati ma a cui nel Padovano i Comuni hanno risposto rilanciando l'idea della nuova strada da realizzare per stralci. A farlo dovrebbe essere l'Anas, visto che, secondo quanto annunciato dalla Regione, l’arteria dovrebbe diventare statale. •

LU.FI.

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