Ad una settimana dalla scomparsa non si hanno ancora notizie di Natasha Chokobok, la 29enne ucraina svanita nel nulla dopo essere uscita la sera del 9 aprile dalla sua abitazione di Lungadige Scrami, a Porto di Legnago.
Le indagini avviate dai carabinieri di Legnago, coordinati dal capitano Lucio De Angelis, proseguono senza tralasciare alcuna pista. Con l’obiettivo di individuare, anche attraverso le testimonianze e le versioni di parenti e amici della giovane colf, qualche particolare in più utile a comprendere cosa possa essere davvero accaduto.
Dopo l’esito negativo della mattinata di lunedì, sono invece state sospese, almeno per il momento, le ricerche avviate sulle sponde e sugli argini del fiume Adige grazie al supporto dei vigili del fuoco di Legnago che per quattro ore hanno perlustrato un lungo tratto di fiume, in direzione sud, fino a Castagnaro. L’attenzione dei militari si sta infatti concentrando in particolare anche sulle immagini fornite dalle telecamere presenti nel quartiere di Porto, che potrebbero svelare importanti dettagli.