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Muore folgorato sul tetto della sua roulotte

I carabinieri sul luogo della disgrazia (DIENNEFOTO)
I carabinieri sul luogo della disgrazia (DIENNEFOTO)
I carabinieri sul luogo della disgrazia (DIENNEFOTO)
I carabinieri sul luogo della disgrazia (DIENNEFOTO)

Una terribile disgrazia. Era salito sul tetto della roulotte per sistemare l’antenna. Ha toccato i cavi, uno probabilmente era scoperto e la corrente lo ha fulminato. È morto così, all’interno del giardino della casa dei genitori, A.D.G., 44 anni. La scarica elettrica lo ha investito e per lui, nonostante i tentativi per rianimarlo effettuati dei medici inviati da Verona Emergenza, non c’è stato nulla da fare. Una tragedia avvenuta ieri verso le 22 in via Oppi al civico 80, a Veronella, una strada immersa nella campagna che si affaccia sulla Provinciale 7b. L’uomo da un po’ di tempo viveva in una roulotte parcheggiata nel giardino della casa paterna, aveva attraversato un momento non facile e anche per questo si era sistemato nella casa su ruote in attesa di tempi migliori. Una giornata uggiosa, anche nel Basso Veronese la pioggia è caduta insistentemente per tutto il giorno, solo verso sera è diminuita l’intensità. Dopo l’ora di cena, quando ha deciso di sistemare l’antenna della televisione, piovigginava. Probabilmente non ha pensato che potesse essere rischioso, il cavo elettrico attaccato alla corrente di casa probabilmente si è danneggiato e quando il quarantenne ha iniziato a maneggiarlo ha fatto massa. Il tetto della roulotte era bagnato, lui aveva le scarpe bagnate e purtroppo la scossa è stata fatale. Immediata la chiamata ai soccorsi, ai vigili del Fuoco e al 118. Sul posto sono state inviate l’automedica e l’ambulanza, sono intervenuti anche i carabinieri di Albaredo e i soccorritori hanno tentato invano di rianimare il quarantenne. Ma purtroppo non c’è stato nulla da fare: il cuore non ha retto. Nel giardino al civico 80 la disperazione ha preso il posto della speranza, qualcuno passando da lì ha sentito una ragazza urlare disperata mentre i vigili del Fuoco sono rimasti fino a notte per illuminare a giorno il luogo dell’infortunio per consentire ai carabinieri di effettuare i controlli e i rilievi. •

F.M.

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