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Aveva 69 anni

È morto il pensionato caduto dalla bicicletta a Terrazzo

Deceduto in ospedale per i traumi riportati nella caduta
Il luogo dell’incidente in via Brazzetto dove l’anziano ha perso l’equilibrio
Il luogo dell’incidente in via Brazzetto dove l’anziano ha perso l’equilibrio
Il luogo dell’incidente in via Brazzetto dove l’anziano ha perso l’equilibrio
Il luogo dell’incidente in via Brazzetto dove l’anziano ha perso l’equilibrio

Non ce l’ha fatta M.D.L., il pensionato di 69 anni, residente a Galatina, in provincia di Lecce, che poco dopo le 17 di mercoledì scorso, in via Brazzetto a Terrazzo, mentre si trovava in sella alla sua bicicletta, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo del mezzo, battendo con violenza la testa sull’asfalto.

 

Il ciclista è morto ieri, nelle prime ore del pomeriggio, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Borgo Trento, a Verona, dove si trovava ricoverato dal giorno dell’incidente. Le condizioni del pensionato, che per il violento impatto, aveva perso conoscenza, erano infatti apparse subito molto critiche ai soccorritori del 118, intervenuti sul posto con un’ambulanza.

 

Per i gravi traumi cerebrali riportati, l’uomo era stato così trasferito con l’elisoccorso di Verona Emergenza al reparto di terapia intensiva veronese dove, purtroppo, ogni tentativo di salvargli la vita è risultato vano. Ospite da qualche giorno della figlia, nella sua abitazione di Vigo di Legnago, complice il bel tempo e i primi tepori primaverili, M.D.L. aveva deciso di prendere la bicicletta per un farsi un giro tra Legnago, Villa Bartolomea e Terrazzo.

 

Un momento di spensieratezza e di sana attività sportiva che si è interrotto bruscamente all’altezza del civico 49 di via Brazzetto dove, non si sa ancora per quale ragione, il 69enne è caduto rovinosamente dal mezzo, riportando traumi gravissimi. Il ciclista proveniva dal territorio di destra Adige, presumibilmente da Villa Bartolomea, e aveva da poco attraversato il ponte Romano-Posa, dirigendosi verso il paese della mela.

 

La dinamica dell’incidente rimane ancora al vaglio della polizia locale del Distretto Basso Adige di Legnago, che era intervenuta subito sul posto per eseguire i rilievi e regolare la viabilità. Tra le ipotesi formulate finora potrebbero esserci un malore, un guasto improvviso alla bicicletta, una distrazione o una perdita di equilibrio dopo aver superato uno dei dossi in asfalto posizionati come dissuasori di velocità da pochi giorni su via Brazzetto.

 

Dosso che forse M.D.L. ha visto solo all’ultimo momento, quando ormai era troppo tardi per scansarlo. Proprio per scongiurare incidenti e mettere la strada in sicurezza, il Comune - al quale, tra l’altro, molti residenti hanno più volte segnalato come automobilisti e conducenti di camion sfreccino ad alta velocità sull’intero tratto - ha deciso di installare tre dossi: due in asfalto, realizzati nei giorni scorsi, ed uno in materiale plastico, collocato un mese fa.

 

Come confermato, documenti alla mano, dall’ufficio tecnico comunale e vagliato poi dagli agenti della polizia locale, sul cantiere di via Brazzetto, per cui l’impresa aveva consegnato i lavori appena poche ore prima dell’incidente, era presente la segnaletica in entrambi i sensi di marcia, illuminata anche di notte.

 

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Elisabetta Papa

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