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Minaccia tre persone Gli sequestrano 12 fucili

I carabinieri della stazione di Ronco che indagano sulla vicenda
I carabinieri della stazione di Ronco che indagano sulla vicenda
I carabinieri della stazione di Ronco che indagano sulla vicenda
I carabinieri della stazione di Ronco che indagano sulla vicenda

Ha minacciato un vicino di casa e i proprietari dei due cani, che nei giorni scorsi avevano sporto denuncia contro ignoti dopo che uno dei loro animali era stato impallinato mentre l’altro era sparito nel nulla. Una reazione che è costata cara a un cacciatore sessantenne di Ronco. I carabinieri del paese in riva all’Adige si sono recati infatti nell’abitazione dell’uomo per sequestrargli in via preventiva 12 fucili da caccia, una pistola e 400 munizioni. Tutte le armi erano regolarmente detenute dal cacciatore e il loro sequestro è scattato dopo che nelle ore precedenti i militari avevano ricevuto due distinte denunce da parte dei proprietari dei cani e da un confinante, che riferivano di essere stati minacciati dal sessantenne. Il cacciatore si era sentito accusato, a suo dire ingiustamente e senza alcuna prova, del ferimento del pastore belga Dori, colpito da una scarica di pallini che gli hanno causato gravi lesioni e lo hanno reso cieco, e del meticcio Martedì, che invece non ha più fatto ritorno a casa. Durante le ricerche dei due cagnolini, scattate poco dopo la loro fuga, i proprietari si erano recati anche nell’azienda agricola di proprietà del sessantenne in questione. E, secondo quando riferito poi ai carabinieri, sarebbero stati intimoriti e redarguiti dall’uomo che si era probabilmente risentito del fatto che gli fossero state fatte domande sulla scomparsa dei cani. Un vicino di casa, dopo qualche giorno, forse attirato dalla «taglia» di duemila euro messa a disposizione dai padroni di Dori e Martedì di chi avesse fornito informazioni utili a dare un volto al «cecchino» dei loro cani, si era recato in caserma per raccontare di aver udito distintamente alcuni spari provenienti dalla casa del cacciatore proprio il giorno della scomparsa degli animali. Una circostanza, questa, che è poi giunta alle orecchie del sessantenne, il quale, ritenendo totalmente infondata quella testimonianza, ha protestato vivacemente con il vicino facendo scattare così la seconda denuncia per minacce nei suo confronti. Ai carabinieri di Ronco, quindi, non è rimasto altro che procedere con il sequestro di tutte le armi e munizioni regolarmente detenute dal cacciatore. Un provvedimento come questo scatta sempre quando chi viene denunciato per minacce o per altri reati è possessore di armi. A nulla sono valse le proteste dell’uomo, che si è visto portare via i fucili a pochi giorni dall’inizio della stagione venatoria alla quale probabilmente dovrà rinunciare. Il sessantenne ha più volte ribadito di essere stato ingiustamente sospettato della scomparsa dei cani ma dovrà ora rispondere al giudice delle accuse che gli sono piovute addosso. Proseguono, intanto, le indagini da parte dei militari di Ronco per riuscire ad identificare chi ha sparato con un fucile da caccia contro i due cagnolini, che ogni tanto scappavano di casa per farsi un giro nelle campagne circostanti. Dori era stato trovato stremato nei pressi della recinzione di casa con gli occhi pieni di sangue e il corpo crivellato da pallini di piombo. Il pastore belga era stato poi sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per fargli recuperare la vista ma ad oggi sembra che il cane sia totalmente cieco ad un occhio mentre con l’altro riesce a vedere solamente delle ombre. Per Martedì, invece, le speranze di rivederlo vivo sono ormai svanite perché è trascorso troppo tempo dal giorno della sua scomparsa e si teme sia stato ucciso e gettato nel fiume Adige.•.

Riccardo Mirandola

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