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Medico in pensione, scoppia il caos

L’ambulatorio gestito finora a Bonaldo dal dottor Guido Rossin DIENNE
L’ambulatorio gestito finora a Bonaldo dal dottor Guido Rossin DIENNE
L’ambulatorio gestito finora a Bonaldo dal dottor Guido Rossin DIENNE
L’ambulatorio gestito finora a Bonaldo dal dottor Guido Rossin DIENNE

Va in pensione il dottor Guido Rossin di Bonaldo e non si trova un sostituto: è caos per 1.600 pazienti di Zimella, Veronella ed Arcole. Ancora un pensionamento nelle fila dei medici di medicina generale dell'Ambito 5. E ancora la preoccupazione che sale tra i mutuati, specie per la mancanza di continuità assistenziale. Lo scorso 29 gennaio, il dottor Rossin, 70 anni compiuti da poco, ha chiuso per l'ultima volta la porta del suo ambulatorio ospitato nel centro parrocchiale di Bonaldo. Nessun medico ieri, lunedì 1 febbraio, ha aperto quella porta e la gente del paese ha iniziato a cercare disperatamente un nuovo dottore di base per sé e per la propria famiglia. Il dottor Rossin, come è capitato a Coriano di Albaredo al collega Loris Mohorovicich prima di lui, lascia a malincuore una professione che ama e alla quale ha dedicato la vita. Tra l’altro, cessa il servizio in un momento molto delicato per la medicina territoriale, a causa dell'emergenza Covid, e con l'amarezza di sapere che i «suoi» 1.600 pazienti subiranno necessariamente una diaspora. Aveva chiesto di ottenere una proroga di due anni, proprio per non abbandonare le famiglie che seguiva da tempo, ma non gli è stata concessa perché, come spiegano dall'Azienda sanitaria, «la normativa non consente ai medici di medicina generale di operare in regime di convenzione oltre i 70 anni d’età». Nell'ambulatorio di via Sambuco, dunque, non ha preso servizio alcun nuovo medico, nonostante siano stati emessi ben tre bandi per cercare un sostituto all'amato dottore di Bonaldo. Anche l'amministrazione comunale si era mossa per cercare una soluzione ed impedire così che centinaia di persone dovessero «migrare» in altri Comuni alla ricerca di un altro medico. Peraltro, nelle vicine Cologna e Veronella, non sono molti i dottori ad avere ancora posti disponibili. A San Gregorio, del resto, si erano già sollevate lamentele per la «girandola» di medici seguita alla lunga assenza per malattia del titolare Tzvetan Todorov. Nel corso del 2020, nell'ambulatorio di via Casetta, si erano alternati ben cinque dottori, rimasti per periodi troppo brevi per riuscire ad assistere con la necessaria tranquillità i pazienti anziani e i malati cronici. «L'incarico al dottor Todorov, ancorché assente, sta proseguendo», comunicano dall'Ulss. «In attesa del suo rientro in servizio, l’attività viene garantita da medici sostituti, come previsto dalla normativa». Per cercare di arginare il fuggi fuggi di pazienti ed andare incontro alle necessità delle famiglie di Bonaldo, l'Azienda sanitaria ha chiesto la disponibilità ad aumentare il massimale di mutuati di 100 unità ai medici dell'Ambito 5. «In questo modo», assicurano dall'Ulss, «la copertura assistenziale nell'Ambito di riferimento è assicurata». È già arrivata la risposta affermativa all'aumento dei pazienti del medico di famiglia di Santo Stefano, Gianni Baù. Un'altra situazione delicata, sempre dovuta al pensionamento di un medico di base, si sta verificando ad Arcole. L'8 febbraio, infatti, andrà in pensione il dottor Giancarlo Ghellere. Fortunatamente, in questo caso, l'Ulss 9 ha individuato un medico sostituto, Giuseppe Ferrulli, che ha accettato l'incarico provvisorio. I pazienti del dottor Ghellere si augurano che non accada quello che è successo a San Gregorio e che il nuovo medico rimanga a lungo. •

Paola Bosaro

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