<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Maxi fossa di laminazione tutelerà la zona artigianale

La fossa di laminazione DIENNEFOTO
La fossa di laminazione DIENNEFOTO
La fossa di laminazione DIENNEFOTO
La fossa di laminazione DIENNEFOTO

L’enorme canale artificiale scavato in una lottizzazione della zona artigianale di Bonferraro è una fossa di laminazione. Da tempo, diversi cittadini si chiedono cosa sia lo scavo in via di realizzazione: ora il mistero è svelato. Si tratta appunto di un invaso artificiale prospiciente la Regionale 10 e al servizio di una nuova lottizzazione artigianale, realizzato dalla ditta «Griba vivai» di Terlano (Bolzano). Tra l’altro, la società altoatesina lo scorso anno ha costruito a Bonferraro un capannone di 10mila metri quadrati con celle frigorifere per lo stoccaggio di piante da frutto che vengono coltivate in diversi Comuni della Bassa e poi esportate in tutto il mondo. Ora sta eseguendo opere di urbanizzazione di lotti artigianali e tra le prescrizioni inserite nella concessione edilizia c’è appunto l'obbligo, per legge, di realizzare questi invasi per la raccolta della acque piovane, evitando allagamenti dell'area. Questo perché una consistente porzione di terreno sarà coperta da costruzioni e pavimentazioni che impediscono il drenaggio naturale delle acque meteoriche. La fossa ha una superficie di 1.970 metri quadrati e può contenere fino a 1.979 metri cubi di acqua pari a circa due milioni di litri. L’acqua raccolta sarà poi convogliata nel fosso Osone impedendo così allagamenti dell’area urbanizzata che copre una superficie di 55.596 metri quadrati di cui 3.151 ricadono nei confini del Comune di Nogara.

LI.FO.

Suggerimenti