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Maxi avanzo 2020 In cassa 1,3 milioni

Nell’ultima seduta, il consiglio comunale di Roverchiara ha approvato, con voto di astensione dell’opposizione, il rendiconto del 2020. Un documento molto importante perchè consente ora di programmare gli investimenti e le opere pubbliche da realizzare sul territorio. L’avanzo ammonta a quasi 1,3 milioni di euro, che sono però in gran parte già vincolati e, quindi, non utilizzabili dall’amministrazione. Ci sono, ad esempio, 463mila euro accantonati per crediti di dubbia esigibilità come Imu e Tasi, oppure i 18mila euro destinati, in parte, al riparto del Consorzio sviluppo Basso Veronese. Tra i fondi vincolati, pari a 124mila euro, 72mila sono le rimanenze dei trasferimenti statali per le minori entrate nel 2020 ancora da utilizzare. Infine, ci sono 83mila euro inseriti nel fondo contenziosi per una vecchia causa risalente al 1993 all’epoca della Giunta di Aleardo Merlin, intentata da una ditta che aveva realizzato dei loculi nel cimitero del capoluogo. L’impresa aveva vinto la gara d’appalto ma in seguito, a causa di inadempienze e ritardi nei lavori, l’incarico le era stato revocato. Aveva così impugnato il provvedimento e, dopo aver perso il ricorso per due volte, l’ha ripresentato in Cassazione. «In questi giorni è arrivata la sentenza definitiva che dà ragione al Comune», ha annunciato il sindaco Loreta Isolani. «quindi andremo a svincolare la somma». In sostanza, l’avanzo che si potrà impiegare è di circa 583mila euro. In attesa di stabilire le opere da realizzare, l’intento è di destinarne una parte alla costruzione del nuovo asilo nido di Roverchiaretta. •. L.B.

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