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Mamme no Pfas ascoltate a Roma

La delegazione No Pfas a Roma davanti a Montecitorio
La delegazione No Pfas a Roma davanti a Montecitorio
La delegazione No Pfas a Roma davanti a Montecitorio
La delegazione No Pfas a Roma davanti a Montecitorio

La terza inchiesta in due anni sul caso Pfas della commissione parlamentare Ecomafie prenderà il via da un confronto con le Mamme no Pfas. L’incontro, che ha costituito un avvenimento insolito, è avvenuto nell’ufficio di presidenza nella sede romana della commissione. Il presidente della commissione Stefano Vignaroli e il deputato mantovano Alberto Zolezzi, che ha seguito anche le altre due iniziative di approfondimento sulla contaminazione in atto in una vasta area che si trova fra le province di Verona, Vicenza e Padova, hanno avuto con le attiviste un incontro che per primo Zolezzi definisce «preparatorio». Va detto però che lo stesso parlamentare, che come Vignaroli fa parte dei Cinque Stelle, anticipa che il lavoro della commissione «partirà dai riscontri che sono stati fatti nella scorsa legislatura». Ovvero, dalle risultanze contenute da due relazioni che hanno portato alla luce una serie di situazioni interessanti. Zolezzi, d’altro canto, sottolinea il fatto che ci sono stati rimbalzi di responsabilità e si chiede «quanto dolore poteva essere evitato». La delegazione delle Mamme ed i genitori no Pfas, che era accompagnata dall’avvocato ambientalista rodigino Matteo Ceruti, ha portato al presidente della commissione un vero e proprio malloppo di documenti. «AVEVAMO CHIESTO noi di poter essere sentite, per far conoscere ai rappresentanti della commissione tutta una serie di argomenti che a nostro parere questo organismo dovrebbe approfondire», spiega una delle mamme che hanno partecipato alla trasferta romana, la legnaghese Michela Zamboni. «Chiaramente abbiamo fatto presente che proprio la commissione può chiarire tutta una serie di situazioni e devo dire che l’impressione è stata che sia il presidente Vignaroli che Zolezzi abbiano accolto con molta attenzione le nostre richieste», aggiunge. «Visto l’esito di questo, che è stato di fatto un confronto informale, abbiamo domandato di essere invitate a un’audizione vera e propria davanti alla commissione, nella quale parleremo di tutte le situazioni di cui siamo venute a conoscenza», concludono le mamme. •

Luca Fiorin

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