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Malore stronca Vanti il tatuatore Babetattoo

Davide Vanti Il tatuatore  è stato stroncato da un aneurisma a 55 anni
Davide Vanti Il tatuatore è stato stroncato da un aneurisma a 55 anni
Davide Vanti Il tatuatore  è stato stroncato da un aneurisma a 55 anni
Davide Vanti Il tatuatore è stato stroncato da un aneurisma a 55 anni

Ha lottato per quasi una settimana in un letto dell'ospedale veronese di Borgo Trento ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. È morto improvvisamente, lunedì pomeriggio, lasciando amici e familiari senza parole, Davide Vanti, 55 anni, residente a Porto di Legnago e operaio alle Grafiche Stella di San Pietro. Era conosciuto da tutti come «Babetattoo», il soprannome che lo accompagnava sin dai giovane e sui social dove era seguitissimo per la sua grande passione nel realizzare tatuaggi. Su Instagram aveva una pagina con oltre 13mila follower. «Babe» non era solo bravo a fare i tattoo - sono state centinaia le persone che si sono rivolte a lui negli anni scorsi anche dalle province limitrofe - ma aveva ricoperto di tatuaggi anche il suo corpo. Ogni disegno per lui rappresentava un momento di vita e come amava ripetere a chi si recava da lui a farsi tatuare: «Non bisogna dare spiegazioni di quello che uno decide di farsi disegnare o scrivere sulla propria pelle». Vanti si trovava al lavoro martedì 4 ottobre, aveva iniziato da poche ore il suo turno nel reparto stampa delle Grafiche Stella - azienda dove lavorava da quasi 40 anni - quando è caduto a terra perdendo conoscenza in preda a convulsioni. I colleghi si sono spaventati, è scattato subito l'allarme ed è arrivato il personale del 118. I soccorritori hanno stabilizzato il 55enne, che nel frattempo ha ripreso conoscenza, e lo hanno portato al Pronto soccorso per accertamenti. La situazione sembrava migliorare ma invece il giorno successivo, come un fulmine a ciel sereno, in azienda è arrivata la brutta notizia: «Davide si è aggravato, sta malissimo». «Ci hanno detto che è stato colpito da un aneurisma cerebrale», raccontava ieri Luca Stella, titolare della ditta, «siamo ancora frastornati per quello che è successo. Non riusciamo a crederci, Davide è arrivato qui da noi giovanissimo, un bravo ragazzo, un lavoratore preciso e puntuale, non si lamentava mai, gli mancavano un paio d'anni per andare in pensione, ci mancherà tantissimo». Stella non si da pace per quanto avvenuto e pensa che, forse, questa tragedia poteva essere evitata. «Da una settimana Davide lamentava fortissimi dolori alla testa», confida l'imprenditore, «lunedì sera aveva contattato la guardia medica, gli avevano prescritto della Tapichirina 1000, ne aveva prese diverse compresse per alleviare il dolore, se fosse stato sottoposto ad accertamenti forse oggi sarebbe ancora qui con noi». Ieri in tanti si sono stretti attorno al padre di «Babe», Diego Vanti, per oltre 40 anni segretario del Legnago Salus. La famiglia attende il nullaosta per fissare i funerali. •. F.S.

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