<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
La storia

Mac, il cane che supera gli ostacoli per amore, undici mesi dopo un ictus

.
Il cane Mac con Valeria Lovato
Il cane Mac con Valeria Lovato
Il cane Mac con Valeria Lovato
Il cane Mac con Valeria Lovato

Il Border Collie Mac, ad 11 mesi da un ictus invalidante, supera i suoi limiti e corre a Legnago la gara della vita, facendo scoppiare in lacrime di gioia la sua proprietaria. Mac è un cane atleta. Vive a Cologna con Valeria Lovato che, oltre ad essere la padrona del cane, è pure la sua addestratrice, assieme al coach del campo. Il cane partecipa da cinque anni a gare di agility dog in Italia e Europa. Purtroppo, da qualche tempo è ammalato. Undici mesi fa ha avuto un ictus che l’ha quasi ridotto alla paralisi. Nonostante questo, all’età di 7 anni e mezzo, è riuscito ad andare oltre le sue oggettive difficoltà e a completare una competizione di spessore nazionale.

Valeria è una farmacista che ama profondamente i cani. Nella sua casa, oltre a Mac (diminutivo di Macchia), vivono pure due pastori maremmani e un cucciolo di Border Collie. Da 10 anni è iscritta al Registro addestratori Enci (Ente nazionale della cinofilia italiana) e può addestrare cani per utilità, compagnia, agility e sport. L’agility dog è lo sport cinofilo più noto e consiste in un percorso con una ventina di ostacoli che il cane affronta seguendo le indicazioni del proprio conduttore, cercando di essere il più preciso e veloce possibile. Se non c’è empatia fra conduttore e cane, è quasi impossibile che il binomio animale-uomo possa concludere ii percorso senza errori.

«La prima volta che sono in centro cinofilo è stata per seguire un corso per gestire il mio maremmano, Neve», ricorda Valeria. «Ho iniziato ad appassionarmi all’agility e, quando ho acquistato un cucciolo di Border Collie che sprizzava energia da tutti i pori, ho pensato che avrei potuto iniziare una nuova avventura sportiva con lui, anche se non avrei mai immaginato che questa disciplina sarebbe diventata una passione comune». Negli anni, Mac è riuscito a distinguersi in molte gare e a conquistare anche qualche podio. Fino ad una fatidica sera di marzo dello scorso anno. «Arrivati al campo di allenamento, ho fatto scendere il cane dall’auto e ho visto che poggiava solo tre zampe e faticava a restare dritto», racconta l’addestratrice. «Ho chiamato subito il veterinario: si trattava di un danno cerebrale, un ictus scatenato da un blocco renale. Come se non bastasse, qualche anno prima, gli esami agli occhi avevano evidenziato una cataratta immatura su un occhio e delle macchie scure sull’altro». Valeria aveva così modificato il modo di impartire gli ordini per aiutarlo ad affrontare gli ostacoli, in particolare l’ingresso dello slalom fra i paletti. «Questa volta però era diverso, non sapevo neppure se sarebbe sopravvissuto», confida la proprietaria.

Mac però non si è lasciato sopraffare dalla malattia. L’amore e le cure della sua padrona e degli altri allenatori gli hanno dato la forza di reagire e hanno riacceso in lui il desiderio di correre e saltare. «Nell’estate 2021, a soli tre mesi dall’ictus, si reggeva sulle zampe con difficoltà», ricorda Valeria. «L’ho accompagnato al campo; quando ha visto gli ostacoli ha iniziato a correre: è stata un’emozione fortissima». Di progresso in progresso si è giunti al weekend del 19 e 20 febbraio quando al Centro cinofilo Tre stelle di Legnago, Mac ed altri 120 partecipanti hanno affrontato le prove di agility della Gara nazionale Enci con un giudice d’eccezione, Martin Schoffelmeer, membro dellla giuria del campionato europeo che si terrà in Belgio. La conduttrice di Mac sapeva che poteva affrontare l’intero percorso, con una sola eccezione: la passerella. Su quella struttura, che sale ad oltre un metro da terra ed è larga appena 30 centimetri, dal momento dell’ictus, il Border Collie non si sentiva più sicuro, perciò la saltava. Nelle due prove del 19 e del 20 febbraio, tuttavia, è accaduto l’impensabile: Mac non solo ha superato il percorso ad altissima velocità, piazzandosi entro i primi 10, ma ha affrontato la passerella senza indugi, davanti all’incredulità di Valeria. «È un cane straordinario e mi ha fatto vivere sensazioni che non so descrivere: sono scoppiata in lacrime», rivela. «Il rapporto di fiducia e complicità che c’è tra noi, è talmente forte da superare anche le avversità più dure. Gli voglio un gran bene».

Paola Bosaro

Suggerimenti