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Lo storico Melotto
racconta in un libro
il fascismo a Verona

Federico Melotto
Federico Melotto
Federico Melotto
Federico Melotto

Dopo l’anteprima dello scorso 18 maggio alla Società Letteraria di Verona, arriva a Legnago «L’arena del duce. Storia del partito nazionale fascista a Verona» (Donzelli editore): un volume frutto di un approfondito studio condotto dallo storico ceretano Federico Melotto, professore a contratto di Storia contemporanea all’Università di Verona, direttore dell’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, e rettore dell’Utlep cittadina. Il libro, che focalizza i 18 anni del Partito nazionale fascista scaligero, dagli anni Venti fino al 1938, quando in occasione della visita di Benito Mussolini piazza Bra si riempì di oltre 200mila persone, sarà presentato oggi, alle 21, nel giardino della Fondazione Fioroni.

Insieme all’autore, introdotto da Mirella Zanon, presidente della stessa Fondazione, interverranno lo storico Stefano Biguzzi, presidente dell’Istituto veronese per la storia della Resistenza, e Olinto Domenichini, ricercatore sempre all’IVrR. Tra le vicende focalizzate dall’autore, una parte rilevante è riservata al gerarca fascista Valerio Valeri, deputato dal 1924 al luglio del ’43. «Fin dagli inizi del Fascismo», spiega Melotto, «Valeri, che era stato tra i fondatori del Fascio a Legnago e leader dell’ala squadrista, riuscì a ricoprire incarichi dirigenziali importanti nel partito. Ruoli che via via aumentarono sempre più, concentrando nelle sue mani un potere talmente forte da portarlo presto al centro di una lotta serrata con il podestà Alberto Donella. Il quale, però, non ci mise molto ad escluderlo da tutte le cariche». E.P.

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