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Bovolone

Lo sfalcio dell'erba? All'ex base militare è affidato al gregge di pecore

Pecore verso la base militare (Dienne)
Pecore verso la base militare (Dienne)
Gregge nella base militare (Dienne)

La falciatura dell’erba dell’ex base militare dismessa di Bovolone è stata affidata domenica mattina a un migliaio di pecore brogne, Se ne occuperanno fino al 28 febbraio. Le prime che hanno varcato il cancello non hanno resistito e si sono fermate a brucare impedendo alle altre di entrare, l’erbetta era davvero invitante, il terreno non ha mai conosciuto la coltivazione intensiva ed è molto fertile.

 

Ci hanno pensato i 3 cani pastori ad intervenire per spingerle avanti e fare così entrare quelle rimaste sull’asfalto. Il gregge è arrivato dopo aver percorso a una media di 5 chilometri all’ora l’ultimo tratto della provinciale n.20.

 

Fino a qualche giorno fa aveva brucato nella zona di Palù da dove si è mosso venerdì facendo una tappa intermedia a metà strada. A guidarle due pastori e tre cani pastori incrociati con cani bergamaschi. Gli ovini rimarranno fino al 28 febbraio e potranno spostarsi a piacere su un’area perimetrata di 370 mila metri quadri, la zona è ancora difesa da filo spinato e torrette di guardia. Il gregge dovrà convivere con i giovani ciclisti delle G.S. Luc Bovolone che usano i viali interni per gli allenamenti con bici da strada e mountain-bike per lo sterrato.

 

A guidare il gregge domenica mattina c’era Luca N. un mobiliere-pastore che lavora in società con l’azienda Agricola Morbi Seljvie con sede in Via Paluvecchio n. 26 a Roverchiara. Luca è figlio di contadini, in famiglia hanno sempre trattato pecore, da qualche anno a questa parte si dedica alle razza delle brogne, ne aveva più di ottocento al seguito, l’azienda è infatti impegnata nel ripopolamento.

 

La pecora Brogna è una razza autoctona, patrimonio di biodiversità culturale della Lessinia ed è tutelata da un’associazione impegnata a promuovere la valorizzazione dei prodotti ottenuti da questo prezioso animale. La riproduzione è affidata a 4 montoni e l’impegno da parte loro non manca, da un furgone che scortava il gregge sono stati scaricati una ventina di agnelli che si sono subito messi a sgambettare chiamando la mamma. 

 

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Roberto Massagrande

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