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Cerimonia speciale a ISOLA RIZZA

Laura e Marco, giovani sposi alla casa di riposo: «Volevamo anche i nostri amati 85 nonnini»

Un’ospite ha «celebrato» le nozze mezz’ora prima del rito in chiesa
Foto ricordo. Gli sposi con gli 85 ospiti della casa di riposo Luigi Ferrari
Foto ricordo. Gli sposi con gli 85 ospiti della casa di riposo Luigi Ferrari
Foto ricordo. Gli sposi con gli 85 ospiti della casa di riposo Luigi Ferrari
Foto ricordo. Gli sposi con gli 85 ospiti della casa di riposo Luigi Ferrari

Gli anziani da loro accuditi in casa di riposo non potevano raggiungerli in chiesa. Così i promessi sposi hanno deciso di anticipare il fatidico «sì» e scambiarsi gli anelli direttamente all'interno dell'istituto.

Marco Melegaro e Laura Valdo, entrambi fisioterapisti della Fondazione Luigi Ferrari di Isola Rizza, prima di presentarsi in chiesa per sancire la loro unione davanti al sacerdote, hanno infatti pensato di rendere partecipi delle loro nozze gli 85 anziani della casa di riposo isolana.

La cerimonia. Così ieri, il 33enne Marco e la sua futura sposa Laura, di 31 anni, con i vestiti scelti per il loro giorno più bello hanno deciso di inscenare il loro sposalizio, poi ufficializzato legalmente in chiesa, all'interno della struttura con il benestare del presidente Angelo Moreno Guarinoni. I due giovani, mezz'ora prima dell'orario fissato per presentarsi davanti all'altare, hanno pertanto raggiunto l'istituto con i loro genitori e gli amici. Nel salone principale, di fronte agli 85 ospiti, al presidente ed agli altri operatori, i due fisioterapisti si sono giurati fedeltà reciproca, così come avrebbero fatto di lì a poco nella pieve parrocchiale. A pronunciare, come fosse una cerimonia ufficiale, la formula di rito tra Marco e Laura ci ha pensato una delle ospiti, la 68enne Anna.

 

Anna, ospite della struttura, ha «celebrato» le nozze
Anna, ospite della struttura, ha «celebrato» le nozze

 

«Vuoi prendere Laura come tua sposa, promettendo di esserle fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia?», ha chiesto Anna a Marco, rivolgendo poi la medesima domanda alla sposina. Quindi la 68enne, dopo aver invitato i due a scambiarsi gli anelli, ha concluso: «Con i poteri dati dalla Fondazione Luigi Ferrari vi dichiaro marito e moglie». Quindi la platea è scoppiata in un fragoroso applauso.

I festeggiamenti Come si conviene nelle cerimonie nuziali ufficiali, i due fisioterapisti hanno tagliato la torta, ricevendo dai nonnini messaggi augurali e complimenti. Terminato il «pre-matrimonio» in Fondazione, gli sposini, sempre accompagnati da amici e parenti nonché dallo stesso presidente Guarinoni, si sono spostati in chiesa, a poche centinaia di metri, dove per concelebrare le nozze li attendevano don Marco Simino, ex parroco di Cà degli Oppi, paese d'origine di Laura, e don Daniele Muraro, alla guida della parrocchia isolana. L'amore tra Marco e Laura è sbocciato proprio tra le pareti della Fondazione Ferrari, in cui entrambi lavorano da diversi anni. «Ci eravamo conosciuti la prima volta quando studiavamo entrambi all'università di Verona», confessa Melegaro, «e, in seguito, ci siamo ritrovati a lavorare fianco a fianco qui ad Isola Rizza. Cinque anni fa ci siamo fidanzati».

L’inziativa «È stata di Marco l'idea di passare dalla casa di riposo prima di sposarci in chiesa», confida Laura, «poiché le precauzioni contro il Covid non permettevano ai nostri cari anziani di assistere alla cerimonia». La 31enne rivela che per quasi tutti gli ospiti, tranne ovviamente per la 68enne che li ha «sposati», è stata una sorpresa vedere i loro fisioterapisti preferiti scambiarsi gli anelli nella Fondazione. «Qualche nonnina», riferisce Valdo, «si era tanto raccomandata affinché le facessi vedere una mia foto vestita da sposa. Così invece mi ha vista dal vivo». «È stato importante», conclude Guarinoni, «condividere questo momento con tutti i nostri anziani. Laura e Marco, così come gli altri operatori, sono stati molto vicini agli ospiti durante la pandemia».•.

Fabio Tomelleri

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