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Latitante trovato nell’armadio della madre

I carabinieri di Castagnaro che hanno eseguito l’arresto
I carabinieri di Castagnaro che hanno eseguito l’arresto
I carabinieri di Castagnaro che hanno eseguito l’arresto
I carabinieri di Castagnaro che hanno eseguito l’arresto

Si era nascosto nell’armadio secondo l’esilarante cliché di tante commedie all’italiana. Ma, in questo caso, non c’era nulla da ridire visto che non si trattava del copione dell’amante sorpreso sul più bello in casa dal coniuge tradito. Bensì di un giovane latitante su cui pendeva un ordine di custodia cautelare in carcere emesso lo scorso 25 luglio dalla Corte d’Appello di Bologna. A smascherare M.A., un 24enne nullafacente e già con una sfilza di precedenti soprattutto per reati contro il patrimonio, ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Castagnaro che lo cercavano da settimane. Al termine di una serie di appostamenti, gli uomini del maresciallo capo Massimo Previtali hanno appurato che il giovane era ritornato in paese a far visita alla madre residente nel campo nomadi di Menà. Ed è stato proprio tra i vestiti della donna, nella stanza da letto di un’abitazione di via Valle, che il 24enne ha cercato di sottrarsi ai militari arrivati a perquisire l’abitazione. Malgrado i parenti negassero con insistenza che M.A. fosse ritornato in Italia, sostenendo che si trovasse in Francia dove a loro dire si era trasferito, la pattuglia non si è data per vinta. E non appena è salita al primo piano della villetta, confusa tra le roulotte del villaggio ricavato a ridosso del Canalbianco, ha sentito dei rumori sospetti provenire dal piccolo armadio. Nemmeno il tempo di avvicinarsi che le ante si sono spalancate improvvisamente e il 24enne si è consegnato ai carabinieri. Una volta completati gli accertamenti in caserma, il giovane è stato accompagnato nella casa circondariale di Montorio dove si trova ora detenuto. Si è chiusa così, con un epilogo dai risvolti comici, la fuga di M.A., che lo scorso 13 luglio si era allontanato dal paese rendendosi di fatto irreperibile. Con l’effetto di sottrarsi alla misura cautelare dell’obbligo di firma, nella caserma dell’Arma di Castagnaro, a cui doveva sottostare da qualche giorno. Un provvedimento che aveva alleggerito gli arresti domiciliari ai quali il 24enne era stato sottoposto in precedenza, nella sua roulotte parcheggiata sempre al campo nomadi di Menà, per furto, ricettazione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale: tutti reati commessi nel 2018, a Formigine, in provincia di Modena. La violazione venne segnalata prontamente dai militari alla Corte d’Appello di Bologna, che ha provveduto a ripristinare la custodia in carcere nei confronti del giovane. Tuttavia, finora, non era stato possibile notificargli la misura restrittiva poichè M.A. era scappato oltreconfine. Tuttavia, il desiderio di riabbracciare la mamma è stato troppo forte. E i sentimenti hanno avuto quindi il sopravvento sul rischio di venire rintracciato e di dover rinunciare nuovamente alla sua libertà. Così è stato, visto che l’armadio della madre non gli servito ad evitare il carcere. È il terzo ricercato scoperto e arrestato nella Bassa dagli uomini del capitano Lucio De Angelis nel giro di cinque mesi. A metà aprile era stato fermato un 42enne serbo arrivato dal Bresciano all’ospedale di Legnago per farsi curare una gamba in barba ai quasi otto anni di carcere da scontare. A fine agosto era toccato invece ad un 41enne romeno, che aveva preso alloggio all’ostello di San Pietro per evitare di trascorrere 22 mesi tra le sbarre. •

Stefano Nicoli

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