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Lascia tutto e diventa frate Christian

L’ex perito  Christian Vallarsa diventato frate francescano
L’ex perito Christian Vallarsa diventato frate francescano
L’ex perito  Christian Vallarsa diventato frate francescano
L’ex perito Christian Vallarsa diventato frate francescano

Decide di lasciare un lavoro stimolante e ben pagato, e rinunciare alla fidanzata, per vestire il saio del santo di Assisi. Lo scorso 10 ottobre, nella chiesa di San Francesco, a Mantova, il colognese Christian Vallarsa, 39 anni, ha emesso la propria professione perpetua nei frati minori, impegnandosi a seguire la Regola di San Francesco. Frate Christian ha promesso di vivere in povertà, castità e obbedienza per tutta la vita. In tempi di ansie, incertezze e difficoltà ad impegnarsi in legami duraturi, la scelta di Christian appare controcorrente e affascinante allo stesso tempo. Il 39enne, infatti, non era insoddisfatto della propria esistenza, non proveniva da una famiglia problematica e aveva affrontato le sfide di molte persone. Originario di Zimella ma trasferitosi con la famiglia a Cologna all'età di 16 anni, aveva vissuto un'adolescenza felice, all'ombra del campanile, tra i gruppi giovanili di animazione parrocchiale. Diplomatosi al «Rossi» di Vicenza in elettrotecnica, aveva trovato lavoro quasi subito. Il suo primo impiego importante è stato alla «Imaforni» di Colognola ai colli, poi è stato assunto dalla «KSE» di Alonte. Vallarsa programmava automatismi industriali e robotica e i suoi superiori avevano molta fiducia in lui, tanto da inviarlo spesso in trasferta all'estero, per fornire assistenza ai clienti internazionali. «Ci tenevo molto al lavoro, ero soddisfatto dei risultati che stavo ottenendo, avevo la ragazza e un buon rapporto sia con i colleghi che con gli amici del paese», ricorda oggi frate Christian. Eppure, dopo i 25 anni, qualcosa aveva cominciato a rodergli dentro. «La serenità che mostravo all'esterno iniziava a cozzare sempre di più con un moto turbolento dell'animo, che sentivo crescere dentro di me». Un amico, avendo forse intuito l'origine del malessere, lo invitò nel 2007 a partecipare ad un weekend di accoglienza al convento di San Pancrazio, a Barbarano vicentino, una vera e propria oasi di spiritualità francescana dove molti giovani e coppie di fidanzati trovano ospitalità, comprensione, spunti per superare scogli affettivi e dare una risposta ad interrogativi interiori. Dopo il fine settimana dai frati, Christian decise di partecipare ai corsi di formazione di San Pancrazio sull'affettività. Trascorsero altri anni, durante i quali Vallarsa era cresciuto umanamente e professionalmente, però era ancora turbato. «Due cose mi colpirono in quel periodo: la prima fu l'inizio del film d'animazione Il Re Leone, dove Simba viene innalzato sopra a tutti gli animali; e la seconda fu una donna povera che allattava il suo bambino seduta su un marciapiede in Thailandia. Mi chiesi che cosa avrei dovuto innalzare io nella mia vita e quale era il mio ruolo in un mondo dove una donna era costretta a vivere per la strada con un neonato in braccio», rammenta. A 30 anni iniziò la sua crisi con la fidanzata del tempo, sebbene la descriva ancora oggi come una bellissima persona. Nonostante entrambi fossero entrati a far parte della Gioventù francescana di Lonigo, il movimento laico giovanile che segue l'esempio di San Francesco, le loro strade stavano per dividersi. Dopo aver preso contatti con i Gesuiti e con i Comboniani, Christian ha scelto di entrare nell'ordine francescano. Per un anno ha svolto il postulato ad Arco di Trento, con la possibilità di rientrare spesso in famiglia e senza l'abito religioso. Ha fatto quindi il noviziato a Bergamo. «È stato il vero anno di prova: ho fatto la professione temporanea ed ho indossato il saio, inoltre vivevo in convento tutto l'anno», sottolinea. Infine, il giovane ha trascorso tre anni a Verona, dove si è pure iscritto a Teologia e ha iniziato a seguire le iniziative pastorali. Attratto dall'attività missionaria, nel 2019 frate Christian ha compiuto un anno nelle missioni francescane in Israele e in alcuni Paesi asiatici. Il suo percorso di ingresso nell'ordine religioso si è concluso nella Casa di formazione di Mantova. Ora frate Christian è davvero felice perché, come ama ricordare, «l'obbedienza ti rende libero». Per ironia della sorte è stato mandato a servire proprio nel convento di San Pancrazio. Davanti ai suoi occhi, gli sguardi interrogativi di tanti ragazzi che stanno cercando la loro strada, proprio come fece lui. •

Paola Bosaro

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