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La sala consiliare torna nella sua sede storica

La sala consiliare appena ripristinata nella vecchia sede
La sala consiliare appena ripristinata nella vecchia sede
La sala consiliare appena ripristinata nella vecchia sede
La sala consiliare appena ripristinata nella vecchia sede

La sala consiliare di Villa Bartolomea torna alla sua originaria collocazione. Dopo circa un mese e mezzo di interventi, sono state infatti completate tutte le opere progettate dall’amministrazione comunale per ripristinare la sede dei consigli comunali al piano terra dell’ex municipio. Da qui, ancora nel 2012, era stata trasferita, per una scelta dell'allora Giunta di Luca Bersan, al centro polifunzionale Loris Doriano Romano. Il ritorno ai locali «storici», che tra la fine del 2016 e gli inizi del 2017 erano stati occupati dagli ambulatori del servizio di Medicina integrata, è stato preceduto da due fasi. La prima, avvenuta lo scorso inverno, ha comportato appunto il trasferimento degli studi medici - ora ricavati in una struttura privata in via Bellini - mentre la seconda ha visto lo smantellamento delle pareti divisorie in cartongesso e dei i lavandini che erano serviti di supporto agli ambulatori. «Dopo aver eliminato questi elementi», spiega Mirella Borin, assessore ai Lavori pubblici, «abbiamo proceduto, con modica spesa, alla messa a punto dell’impianto elettrico, recuperando al contempo le vecchie lampade a soffitto. Si è provveduto inoltre a tinteggiare le pareti e a ricollocare il mobilio, che la precedente amministrazione aveva trasferito al terzo piano di villa Ghedini. Abbiamo poi deciso di riportare in loco l’antico gonfalone del Comune, che insieme a tutto il resto contribuisce al recupero del significato storico della sala oltre che dell’intero edificio». L’inaugurazione della nuova sala consiliare avrà luogo giovedì 22 agosto, alle 19, in coincidenza con l’apertura della sagra patronale di San Bartolomeo. «Con questi interventi», sottolinea il sindaco Andrea Tuzza, «siamo in grado finalmente di ridare la giusta dignità alla nostra sala consiliare dopo lo sfregio operato dalla Giunta Bersan che l’aveva trasformata, tra l’altro in maniera del tutto inadeguata, negli ambulatori della Medicina integrata. La sala consiliare non è un locale qualsiasi, ma riveste un’importanza fondamentale per il paese visto che rappresenta la nostra storia oltre che il nostro futuro». «Questa ricollocazione», conclude Tuzza, «non è altro che il primo atto del più ampio progetto di trasferimento del municipio nella sua antica sede, quella costruita sul terreno che il conte Milone di San Bonifacio aveva lasciato al Comune nel 1881 proprio a questo scopo». •

E.P

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