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La mitica «Vicenza-Bionde» «scalda» i pedali per ottobre

La corsa ciclistica «Vicenza Bionde» vinta nel 2019 da Gleb Syritsa
La corsa ciclistica «Vicenza Bionde» vinta nel 2019 da Gleb Syritsa
La corsa ciclistica «Vicenza Bionde» vinta nel 2019 da Gleb Syritsa
La corsa ciclistica «Vicenza Bionde» vinta nel 2019 da Gleb Syritsa

La Unione Sportiva Bionde scalda i muscoli in vista della prossima «Vicenza-Bionde» che è stata ricollocata nel calendario ciclistico alla data del 18 ottobre. Ad oggi, nulla è ancora certo, ma l’avvio di altre gare nel veronese fa ben sperare anche per la 76esima edizione della prestigiosa «Vicenza-Bionde», che si sarebbe dovuta svolgere lo scorso 25 aprile. «L’idea è di farla, per non tradire gli sportivi e le squadre che attendono e non vedono l’ora di correre», dice Filippo Scipioni, presidente della U.S. Bionde, «la nostra richiesta di rimetterla in calendario è stata accettata e perciò, se non ci saranno ulteriori restrizioni, contiamo di realizzarla anche stavolta con il consueto entusiasmo». «Guarderemo alle gare che precedono la nostra e nomineremo un comitato anti Covid», aggiunge Scipioni, «ma solo all’inizio di settembre avremo maggiori certezze». Intanto, si sta lavorando sul percorso che quest’anno a causa del coronavirus sarà modificato, a partire dalla riduzione del chilometraggio che passerà da 173 a 150 chilometri da percorrere. «A causa del Covid, il ritrovo per la partenza non potrà essere dallo storico stabilimento della Fendt, sponsor della corsa, perciò stiamo ipotizzando lo star in territorio veronese. Inoltre pensiamo a un maggior numero di giri sul circuito salizzolese di 13,4 chilometri (Bionde, Valmorsel, Salizzole, Bionde) che passeranno da cinque a otto». Uno spettacolo tutto da reinventare dato che al traguardo di Bionde, ad attendere la carovana dei corridori, bisognerà capire come gestire il numeroso pubblico che da sempre accompagna la più antica sfida ciclistica del panorama veronese che oggi come ieri (la gara è nata nel 1945) vuole lanciare un segnale di ripresa e un messaggio di speranza dopo l’emergenza. •

L.M.

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