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La comunità ortodossa e il Comune si mobilitano per aiutare la famiglia

Mihai-Alexandru con la compagna Ana Maria e il loro bimbo DIENNE
Mihai-Alexandru con la compagna Ana Maria e il loro bimbo DIENNE
Mihai-Alexandru con la compagna Ana Maria e il loro bimbo DIENNE
Mihai-Alexandru con la compagna Ana Maria e il loro bimbo DIENNE

Alla famiglia di Mihai Unghureanu, conosciuto come Alexandru Boboc, ora serve un aiuto economico. L'assessorato ai Servizi sociali del Comune di Veronella e la comunità ortodossa di Legnago si stanno muovendo per dare una mano ad Ana Maria, la compagna del 25enne moldavo ucciso da una coltellata all'addome sabato notte a Legnago, e ai tre figli. Nell'appartamento al primo piano di via Corte Grande dove Alexandru viveva con la donna, infatti, non risiedono solo la compagna e il loro bambino di un anno. Sotto lo stesso tetto vivono anche due bambine, di 6 e 4 anni, le figlie che Ana Maria ha avuto da una precedente relazione. Per Alexandru anche le due bambine erano delle figlie. «Non ha mai fatto distinzioni, le amava profondamente», racconta la sorella Marina. «Era innamorato della sua ragazza e lavorava sodo per mantenere tutti, anche le bambine», racconta il suo amico Darius. Nel complesso residenziale che sorge dietro alla monumentale, e purtroppo decadente, Corte Grande tutti sanno dove abita la famiglia Boboc. Valentina, la madre di Alexandru, abita al secondo piano, proprio sopra all'appartamento di Mihai-Alexandru e della compagna. Valentina ha avuto sette figli, tre maschi e quattro femmine. Sono tutti più giovani di Alexandru e alcuni sono ancora in età scolare. Giulia, la più piccola, ha appena un anno. Alexandru era il primogenito e ha sempre dato una mano alla madre, arrivata in Italia nove anni fa. Inoltre, il 25enne era il sostegno della nuova famiglia che si era formato un anno e mezzo fa. Purtroppo però, per la legge, solo il figlio avuto con Ana Maria aveva un legame legittimo con il padre. Ana Maria, infatti, non si è sposata con Alexandru e le due figlie non avevano vincoli parentali con Boboc. «In ogni caso cercheremo di gestire al meglio la situazione: non lasceremo da sola quella famiglia», riferisce il sindaco di Veronella Loris Rossi. Anche il padre ortodosso responsabile della comunità di Legnago, padre Daniel Ilie, afferma di aver avviato una colletta tra i fedeli per aiutare la famiglia, anche se non conosceva Alexandru. «Prima che il feretro venga chiuso reciteremo delle preghiere per l'anima del defunto. La famiglia ha espresso il desiderio di celebrare il funerale qui e di seppellire in Italia il giovane, anche perché con le norme anti Covid è molto difficile varcare le frontiere», conclude il sacerdote ortodosso. Intanto in casa Boboc continuano ad arrivare messaggi di vicinanza e cordoglio da parte delle comunità moldava e rumena. Ana Maria è disperata: «Eravamo davvero felici insieme».

Paola Bosaro

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