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La decisione del giudice

Alla guida con medicinali e alcol
Ai domiciliari l'investitore di Morelato

Le operazioni di soccorso sulla scena del tragico incidente
Le operazioni di soccorso sulla scena del tragico incidente
Le operazioni di soccorso sulla scena del tragico incidente
Le operazioni di soccorso sulla scena del tragico incidente

Da sabato si trova agli arresti domiciliari, misura disposta dal sostituto procuratore Silvia Facciotti e arrestato in flagranza dalla Polstrada di Legnago con l’accusa di omicidio stradale. F. M., 38 anni, stamattina comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari Luciano Gorra e, assistito dall’avvocato Giuseppe Trimeloni, probabilmente fornirà la sua versione su quel terribile incidente costato la vita a Paolo Morelato, imprenditore nel settore del mobile di Salizzole, investito in pieno sulla rampa del ponte ferroviario a Roncanova di Gazzo Veronese sabato mattina mentre era in sella Wilier nera da corsa.

 

Un’abitudine e una passione la sua che si è trasformata in tragedia. Stando alla ricostruzione degli agenti di Legnago il professionista residente a Correzzo alla guida di una Mercedes era in fase di sorpasso, stava superando sulla rampa della statale 12 che collega Nogara a Ostiglia, un camion carico di pomodori. Morelato stava pedalando in direzione opposta (verso Ostiglia) e l’auto lo ha falciato. Stando alla testimonianza del conducente del camion l’automobilista aveva terminato la manovra ma una volta rientrato in corsia avrebbe sbandato nuovamente finendo contro il guard rail opposto proprio mentre stava arrivando l’imprenditore.

 

Paolo Morelato non ha avuto la possibilità di evitarlo, tutto è accaduto troppo velocemente, e dopo aver sfondato il parabrezza il corpo è stato scaraventato oltre la barriera stradale, nella scarpata di circa venti metri che costeggia il manufatto, ai margini di un vigneto. Un urto tremendo: la bicicletta, una Wilier nera, sbalzata a oltre venti metri dal luogo dell’impatto, è rimasta sulla carreggiata, l’uomo che era alla guida ha proseguito la marcia per un centinaio di metri prima di fermarsi e ha immediatamente chiamato il 118 che sul posto ha inviato un’ambulanza e l’elicottero di Verona Emergenza. L’investitore, un professionista che con la moglie e due figli vive nella frazione di Gazzo Veronese, sabato mattina era uscito per andare al lavoro.

 

All’indagato viene contestato l’omicidio stradale con la duplice aggravante della guida sotto effetto di medicinali e alcol e la violazione del codice della strada (il sorpasso è avvenuto in un tratto in cui c’è la doppia riga continua), contestazione formalizzata dopo gli esami effettuati in ospedale ma che dovranno essere comunque esaminati e valutati. Da sabato non si da pace, è distrutto. Dopo lo scontro, vedendo la bicicletta deformata a terra, ha compreso cosa era successo. Stava scavalcando il guard rail per andare a vedere in che condizioni fosse il ciclista che aveva investito ma alcune persone lo hanno fermato. Poi l’arrivo della pattuglia e dei soccorritori. Ma per Paolo Morelato non c’era più niente da fare. •

Fabiana Marcolini

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