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L’auto della sposa s’incendia, nozze roventi

Il pulmino T1 della Volkswagen, che stava portando la sposa in chiesa, avvolto dal fumo
Il pulmino T1 della Volkswagen, che stava portando la sposa in chiesa, avvolto dal fumo
Il pulmino T1 della Volkswagen, che stava portando la sposa in chiesa, avvolto dal fumo
Il pulmino T1 della Volkswagen, che stava portando la sposa in chiesa, avvolto dal fumo

Spauracchio, fortunatamente senza gravi conseguenze, per una sposa di Zimella il giorno del suo matrimonio. L’auto su cui stava per essere accompagnata in chiesa ha preso improvvisamente fuoco, costringendola ad un brusco cambio di programma. Le nozze si sono celebrate con un po’ di ritardo ma alla fine tutto è filato liscio e gli sposi novelli hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. I familiari e gli amici di Giorgia Galvan e del neo marito Francesco Marcazzan non dimenticheranno facilmente il giorno del matrimonio della coppia. E certamente non dimenticherà Giorgia gli attimi di paura e preoccupazione che ha vissuto assieme alla sorella più piccola, Lisa, prima di arrivare in chiesa per la cerimonia. Lisa aveva pensato di fare un regalo originale alla sorella per le sue nozze. Era la prima della famiglia che si sposava (le figlie di Giovanni Galvan sono tre: Giorgia, Lara e Lisa, ndr), perciò meritava di arrivare sul sagrato della parrocchiale di San Floriano a bordo di un’auto d’epoca che tutti potessero ammirare. Lisa ha scelto il mitico T1, il «pulmino» della Volkswagen celebre per aver segnato l’epoca degli hippie e dell’amore per la libertà. Una volta scelto il mezzo, la 28enne ha raggiunto l’azienda di noleggio auto e ha provato a guidare il T1, un bellissimo modello del 1974 dalla livrea bianca e rossa. Superato il piccolo test di idoneità alla guida, il mattino delle nozze, mentre Giorgia era impegnata con l’acconciatura e il trucco, Lisa è andata a prendere il pulmino Volkswagen per decorarlo con i tradizionali fiocchi bianchi. Un’ora prima della cerimonia, prevista per le 16, tutte e tre le sorelle Galvan erano pronte. Giorgia, la sposa, indossava uno splendido abito bianco a maniche corte, con un lungo velo di tulle, Lara aveva optato per un vestito con il top in lustrini d’argento e la gonna lunga in chiffon, infine Lisa, la più estrosa delle tre, aveva un completo bianco con cintura d’oro e pantaloncino. Quando tutti i parenti sono partiti alla volta della chiesa, Lisa e Giorgia si sono preparate per l’ultimo viaggio da single della promessa sposa. Poco dopo le 16, procedendo lentamente per via Marcabella e via piazza Bonaldo, il van anni Settanta addobbato a festa avrebbe dovuto raggiungere Zimella arrivando da via Castellaro. Ad un certo punto, però, una donna al volante di un’auto che seguiva il pulmino della sposa ha iniziato a fare cenno a Lisa di fermarsi. La ragazza ha accostato proprio davanti alla chiesa di Bonaldo. Solo in quel momento si è accorta che dal retrotreno del T1 uscivano fumo e fiamme. La sposa ha aperto immediatamente la portiera posteriore ed è scappata a nascondersi dietro la chiesa, mentre la sorella chiedeva aiuto ai passanti. Sono uscite le persone dai bar e dagli esercizi commerciali vicini e hanno spento le fiamme dapprima con qualche secchiata d’acqua, poi con un estintore. Più tardi sono arrivati anche i vigili del fuoco che hanno verificato il completo spegnimento del fuoco, probabilmente partito dal tubicino della benzina che perdeva. Intanto Giorgia, spaventatissima, aveva bisogno di un altro veicolo per raggiungere la chiesa. «Fortunatamente un cugino dello sposo aveva accompagnato Francesco su una Ferrari 458 e si è offerto di andare a recuperare anche Giorgia», racconta Lara Galvan. «Lisa invece ha ricevuto un passaggio da un nostro parente. Io ero in ansia, ma ho cercato di tenere i nervi saldi». Alle 16.45, con tre quarti d’ora di ritardo, Giorgia è scesa sul sagrato da una Ferrari rossa fiammante. Aveva il viso un po’ teso, però gli applausi di incoraggiamento della gente e lo sguardo fiero di papà Giovanni hanno sciolto tutte le sue preoccupazioni. La messa è stata gioiosa e partecipata e la cena in un ristorante nelle campagne di Illasi ha definitivamente cancellato il turbamento per la brutta avventura pomeridiana. Ora gli sposi si stanno riposando a Sottomarina, sul litorale veneziano, per qualche giorno, in attesa di partire a settembre per il viaggio di nozze a Barcellona, lasciandosi alle spalle gli inconvenienti di una bella ma imprevedibile auto d’epoca . Che ha reso ancora più indimenticabile il loro giorno più bello. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Paola Bosaro

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