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L’asilo riapre i battenti In funzione tutto agosto

L’asilo nido «Il sole» ha ripreso l’attività dopo l’emergenza
L’asilo nido «Il sole» ha ripreso l’attività dopo l’emergenza
L’asilo nido «Il sole» ha ripreso l’attività dopo l’emergenza
L’asilo nido «Il sole» ha ripreso l’attività dopo l’emergenza

L’asilo nido «Il Sole» ha riaperto i battenti ai primi di luglio, dopo quattro mesi di chiusura per l’emergenza coronavirus, e rimarrà in funzione anche nel mese di agosto. A renderne possibile la riattivazione è stato un accordo siglato tra il Comune e la società cooperativa Codess di Padova, che ha in gestione la struttura. Grazie a quest’intesa, i genitori che decideranno di iscrivere i loro bimbi pagheranno la tariffa ordinaria mentre il Comune si farà carico dell’incremento tariffario pari al 30 per cento che la società deve affrontare per rispettare i protocolli di sicurezza anti Covid 19. Un onere sostenuto dal Comune «in considerazione dell’assoluta necessità di mettersi al fianco delle famiglie in difficoltà nella gestione dei propri figli». Le iscrizioni sono aperte per non più di 35 bambini da zero a tre anni. La gestione avverrà nel rispetto di rigide regole di sicurezza illustrate ai genitori al momento dell’iscrizione, che avviene per via telematica o su appuntamento. La riduzione del numero di bambini - l’asilo è accreditato per 72 posti - il rapporto di un educatore ogni cinque piccoli e le altre spese di sanificazione di spazi e giocattoli hanno fatto lievitare i costi di gestione e di conseguenza anche la retta mensile: è balzata, infatti, dai 602 euro per chi frequenta il nido a tempo pieno, dalle 7 alle 16, a 906 euro. La Giunta del sindaco Emilietto Mirandola ha impegnato i fondi necessari a coprire la differenza stimata in 54mila euro nel caso l’asilo funzionasse a pieno regime per due mesi. Ma non è detto che sia così, sopratutto per il mese di agosto che rimane un’incognita quanto a domande di iscrizione. La somma in questione è stata reperita in bilancio grazie a risparmi conseguiti per le casse comunali nei mesi di lockdown che hanno permesso di ridurre l’onere a carico del Comune per le tariffe ridotte alle famiglie con basso indice di situazione economica equivalente (Isee) quantificato in 165mila euro. Molto rigido il protocollo di sicurezza: gli arrivi e i rientri a casa devono essere scaglionati; il bambino può essere accompagnato da un solo genitore, preferibilmente sempre lo stesso o da altro adulto ma sotto i 60 anni di età. Per tutti c’è la misurazione della febbre che avviene all’esterno della struttura. Le educatrici si sono organizzare per gestire i giocattoli che dopo l’uso da parte dei bambini finiscono in appositi contenitori per essere adeguatamente sanificati. •

RO.MA.

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