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Incidente probatorio sul delitto di Spadini

Maria Spadini la donna morta una settimana fa per mano del figlio
Maria Spadini la donna morta una settimana fa per mano del figlio
Maria Spadini la donna morta una settimana fa per mano del figlio
Maria Spadini la donna morta una settimana fa per mano del figlio

Si terrà domani l’udienza in cui avverrà la nomina ufficiale del perito - il dottor Maurizio Baciga - che assisterà all’incidente probatorio sullo stato psichico di Paolo Bissoli, accusato di aver ucciso la madre Maria Spadini una settimana fa, accoltellandola. Intanto Bissoli, visitato ieri dal suo legale, l’avvocato Giorgio Paraschiv, al carcere di Montorio, è stato preso in carico dal servizio psichiatrico, probabilmente recuperando la terapia farmacologica che l’uomo aveva smesso mentre viveva con sua madre a Bovolone, in via Grandi 17. Lì la donna lo aveva accolto dopo che a Bissoli il giudice aveva vietato ogni contatto, e ogni avvicinamento, con l’ex moglie e le due figlie per maltrattamenti in famiglia. Passano i giorni e l’iter giudiziario a carico di Bissoli prosegue mentre nessuno si è presentato ancora a ritirare la salma, all’obitorio dell’ospedale di Borgo Roma, di Spadini. Come dicevamo, l’anziana madre aveva ospitato il figlio da circa un anno, dopo una separazione dalla moglie con strascico di denunce per violenze e minacce. Ora però, in tanta desolazione, si inserisce la storia molto triste di questa anziana donna che si è trovata al centro di una serie di circostanze che l’hanno resa due volte vittima: si è vista prima negare il diritto alla vita e anche, almeno fino ad oggi, il diritto a una degna sepoltura. Per prassi, l’onere dei funerale ricade sui parenti del defunto, ma a volte le cose si complicano, soprattutto se l’unico parente - questa è la situazione attuale - è una ragazza appena maggiorenne che non ha una entrata reddituale autonoma e che si presume stia vivendo, purtroppo, un dramma nel dramma. Nulla vieta, tuttavia, che l’agenzia di pompe funebri venga contattata da amici o da conoscenti della persona deceduta i quali dovrebbero poter farsi carico delle spese del funerale. Difficile trovare tra conoscenti qualcuno disposto non solo a pagare il funerale ma anche delle responsabilità di organizzare il rito senza tenere conto dei parenti della vittima. Quando una salma resta a lungo all’obitorio, generalmente è l’azienda sanitaria ad allertare il Comune di residenza, chiedendo di individuare i parenti, discendenti e ascendenti, più prossimi. Nel caso della signora Spadini, non ci sono ascendenti o parenti in linea collaterale. Tra i discendenti, escludendo il figlio Paolo Bissoli, trattenuto in carcere con l’accusa di omicidio, l’onere ricade sull’unica nipote maggiorenne. Le due figlie del reo confesso sono ancora particolarmente provate dal rapporto, sempre più traumatico e conflittuale, che hanno avuto con il padre, denunciato per maltrattamenti e violenza dalla moglie, al punto che le due sorelle si sono anche allontanate dalla loro casa a Campagnola di Zevio andando ad abitare dalla nonna materna che vive fuori provincia, probabilmente per sottrarsi al pericolo di altra violenza. Forse il passaggio di qualche altro giorno, metterà in grado la nipote più grande di affrontare la situazione, con l’assistenza dell’avvocato che sta seguendo la fase della separazione della coppia. Il Consiglio comunale tornerà a riunirsi venerdì 30 luglio: occorrerà aspettare quella sera per capire se il tema verrà trattato nella fase dei lavori riservata alle comunicazione degli amministratori o alle interrogazioni e interpellanze dei consiglieri. Qualcuno a Bovolone comincia a dire che il Comune dovrebbe interessarsi e farsi carico del caso, garantendo le esequie della sfortunata concittadina.•.

Roberto Massagrande

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