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Il talento sportivo? A casa Gato è tutta una questione ereditaria

Marlon GatoRamon GatoDenzel Gato
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I due figli del celebre pallavolista Ramon Gato sono pronti a spiccare il volo nel mondo del pallone: Denzel e Marlon Gato sono stati infatti selezionati quest’anno dall’AC ChievoVerona per crescere ed affinare le loro qualità tecniche, per avere l’opportunità di entrare un giorno nel calcio che conta. I due baby calciatori, residenti a San Gregorio di Veronella, vengono prelevati ogni settimana dopo la scuola dal pulmino del Chievo per sostenere gli allenamenti a Verona ed affrontano nel weekend una gara di campionato con i pari età di altre società calcistiche di rilievo nazionale. I figli di atleti famosi e di elevata caratura, pur avendo le capacità per ben figurare, faticano spesso a farsi largo nel mondo dello sport perché il paragone con il genitore famoso destabilizza loro e gli allenatori che si trovano a gestirli. Eppure gli esempi di «sportivi figli di» che ce l’hanno fatta sono numerosi, anche in Italia: da Paolo Maldini a Federico Chiesa nel calcio, da Tania Cagnotto nel nuoto a Larissa Iapichino nell’atletica. Per questi campioni che hanno raggiunto, e in qualche caso superato, i risultati ottenuti dai genitori il percorso scelto è stato lo stesso di mamma e papà, mentre per Denzel e Marlon Gato, la pallavolo non è stato un polo attrattivo, come sperava papà Ramon. Lo schiacciatore cubano, protagonista di cinque bellissimi campionati a Verona con la Marmi Lanza e oggi personal trainer in una palestra di Verona, ha tentato di avvicinarli al volley, purtroppo senza successo. «Ricordo che Ramon diceva ai figli di provare a giocare a pallavolo e loro gli rispondevano che è uno sport da bambine», sorride la madre Sonia Granetto. Fin da piccoli, i due fratelli con gli occhi neri come il basalto e i riccioli color bronzo hanno preferito «prendere a calci» il pallone anziché palleggiarlo con le mani. Oltre a giocare con gli amichetti, Denzel e Marlon trascorrevano le estati ad allenarsi con il nonno, che si prestava volentieri ad affrontare le piccole e divertenti partitelle casalinghe con i nipoti. Denzel, classe 2008, è entrato nell’Aurora Cavalponica a sei anni. «I primi due anni ha faticato parecchio», ricorda mamma Sonia. «Lui voleva giocare a tutti i costi ma non sembrava tagliato per il calcio, poi è cresciuto ed è migliorato». È stato osservato per alcuni mesi dai selezionatori del Chievo che nell’estate del 2019 lo hanno chiamato a far parte degli Esordienti. «Marlon, invece», aggiunge la mamma, «era proprio portato per il calcio fin da piccolo. Presto la Cavalponica lo ha promosso a giocare con i grandi ma non voleva lasciare i suoi compagni di classe». Granetto è molto grata agli allenatori di Veronella che hanno seguito con amore i suoi due figli: «Non hanno curato solo l’aspetto sportivo ma anche quello psicologico ed emotivo dei due bambini, facendoli sentire a proprio agio in ogni momento». Marlon, nato nel 2011, è stato selezionato dal Chievo quando aveva sette anni e quest’anno è stato acquistato dalla società gialloblù assieme al fratello maggiore. Gioca nei Pulcini. E papà Ramon, che assiste spesso agli allenamenti, è orgoglioso dei suoi ragazzi. • P.B.

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