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Il sindaco al ministero «No alle uscite da casa»

«Invito il capo di gabinetto Matteo Piantedosi ad andare ai funerali dei morti per Coronavirus». Il sindaco di Angiari Antonino Puliafito non risparmia critiche allo stretto collaboratore del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Tutto ciò alla luce della circolare esplicativa inviata dal Viminale ai prefetti di tutta Italia in cui si apriva uno spiraglio, soprattutto ai genitori con i bambini ma anche alle altre persone, di effettuare brevi passeggiate in prossimità delle proprie abitazioni. Tale interpretazione sugli spostamenti potrebbe, secondo Puliafito, creare problemi anche nel piccolo centro di destra Adige che, nei giorni scorsi, oltre a registrare sei contagiati ha dovuto purtroppo fare i conti anche con il primo residente deceduto da Covid 19, un ultracinquantenne con patologie pregresse. Per questo motivo il primo cittadino, alla vista della circolare ministeriale, ha deciso di indirizzare una lettera ai 2.300 concittadini, diffondendola attraverso il sito internet e la pagina Facebook del Comune, prendendo di mira proprio il capo di gabinetto autore della circolare ministeriale. «Dobbiamo imparare da chi ha perso la vita perché pensava che forse a lui non potesse accadere», ha scritto Puliafito, «così come è doveroso stare a casa per onorare tutto il personale medico e paramedico che è morto facendo il proprio dovere per salvare altre vite. Per questo il capo di gabinetto Piantedosi è invitato ad andare ai funerali dei deceduti, di sicuro imparerà qualcosa». Quindi il primo cittadino ha ribadito: «Rimane vietato su tutto il territorio del Comune qualsiasi tipo di passeggiata, ad esclusione di quelle per motivi di grave necessità e di salute». Puliafito, a margine dello scritto, annota: «Se nella via dove abito, che è lunga appena 300 metri e dove vivono 50 famiglie, tutti uscissero per una passeggiata attorno a casa si creerebbero comunque pericolosi assembramenti».

F.T.

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