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anniversario

Il re Vittorio Emanuele II 150 anni fa «depurò» il nome e così Isola Porcarizza rimase solo Rizza

Stasera la comunità festeggia la denominazione attuale del paese
Il sindaco Vittoria Calò con il regio decreto del 1872
Il sindaco Vittoria Calò con il regio decreto del 1872
Il sindaco Vittoria Calò con il regio decreto del 1872
Il sindaco Vittoria Calò con il regio decreto del 1872

Abbasso «Porca» e viva «Rizza». Questa sera, il paese di Isola Rizza festeggerà i 150 anni del suo attuale nome, «depurato» del prefisso originario «Porca» davanti a «Rizza». È infatti passato esattamente un secolo e mezzo da quando, all'inizio dell'estate del 1872, Re Vittorio Emanuele II, sovrano d'Italia «per grazia di Dio e per volontà della nazione», firmò il decreto con cui autorizzò il Comune a mutare il proprio nome da «Isola Porcarizza», giudicato all'epoca «indecoroso» dagli abitanti, nell’attuale Isola Rizza.


Le celebrazioni Proprio per ricordare questo singolare anniversario il sindaco Vittoria Calò e la sua Giunta hanno programmato, in collaborazione con la Pro loco, un'intera serata dedicata all'evento che segnò una tappa storica nella vita del centro di destra Adige. In onore della nuova denominazione, dunque, l'amministrazione ha organizzato alle 19, nell'auditorum comunale di via Marconi, un convegno in cui Margherita Bolla, responsabile delle collezioni archeologiche del Teatro romano e del museo Maffeiano di Verona, ed Andrea Brugnoli del Centro documentazione per la storia della Valpolicella, ripercorreranno la storia del «Tesoretto» di Isola Rizza, ossia la serie di reperti di epoca longobarda rinvenuti nel 1872, lo stesso anno del cambio di denominazione del paese, e tuttora esposti al museo cittadino di Castelvecchio. «Inizialmente», sottolinea il sindaco, «avevamo fatto richiesta affinché fosse organizzata ad Isola Rizza un'esposizione temporanea del Tesoretto. Tuttavia, viste le complicazioni burocratiche e di sicurezza legate allo spostamento dei cimeli, abbiamo scelto di organizzare una conferenza che sarà di sicuro interesse per le novità che verranno esposte dai due esperti». Alle 20, sempre in auditorium, verranno forniti brevi cenni sulla denominazione modificata e verranno conferite alcune onorificenze. Alle 20.30 ci sarà l'aperitivo sul piazzale antistante il municipio a cui seguirà, alle 21, la rievocazione storica, con tanto di lettura dei verbali dell'epoca, del cambio di nome del paese, a cura della compagnia teatrale «I Porcorizzi». Alle 21.30 la serata si concluderà con il risotto.


I documenti «Conoscere il nostro passato», rimarca il primo cittadino, «ci aiuta a vivere il presente e noi siamo orgogliosi del nome assunto nel 1872». In municipio è conservata tutta la documentazione relativa alla modifica della denominazione. Gli storici si sono sempre divisi sull'origine di quell'Isola «Porcarizza» (in latino Porcaritia, ndr), non essendo chiaro se tale toponimo si riferisse alla scrofa, presente in uno stemma del 1535 all'interno del campanile e sulle insegne comunali, ad un canale oppure al riccio, denominato in dialetto locale «porcorizzo». Le ricerche dell'ex vicesindaco Enrico Pasqualini, invece, hanno permesso di ricostruire l'iter seguito dal municipio per ottenere il cambio di nome. Svelando pure un curioso retroscena. La denominazione scelta dalla Giunta dell'epoca, su istanza dei cittadini, doveva essere quella di «Isola della Vittoria», in onore della «Sabauda Real Famiglia». Tuttavia, proprio le autorità romane, in quell'occasione, si dimostrarono «più realiste del re» e, smorzando gli entusiasmi post-unitari degli isolani, concessero solamente l'eliminazione del prefisso «Porca».

Fabio Tomelleri
fabio.tomelleri@larena.it

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