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Albaredo d'Adige

Il paese piange la «principessa Anto»: «Aveva un gran cuore»

Antonella Ghiotto è morta a 54 anni a causa del Covid DIENNE
Antonella Ghiotto è morta a 54 anni a causa del Covid DIENNE
Antonella Ghiotto è morta a 54 anni a causa del Covid DIENNE
Antonella Ghiotto è morta a 54 anni a causa del Covid DIENNE

Il Covid si è portato via la «principessa Antonella». Antonella, meglio conosciuta da tutti come Anto, Ghiotto, 54 anni, residente ad Albaredo, affetta da sindrome di Down, non è riuscita a realizzare il sogno di una vita: indossare un raffinato abito nuziale per sposare il suo principe.

Il male subdolo, che da più di un anno tiene in scacco il mondo intero e semina lutti e dolori anche nella Bassa, l'ha fatta volare in cielo all'alba di giovedì. Gettando nella disperazione familiari, amici e quanti avevano conosciuto e amato questa donna dolce e solare. Ghiotto è morta all'ospedale di Legnago, dopo un mese di ricovero in cui ha lottato contro il Coronavirus.

Era stata trasportata d'urgenza al «Mater salutis» lo scorso 8 marzo, direttamente dal centro diurno «Casa Nostra» di Sabbion, frazione di Cologna. Dopo un lungo ricovero in Terapia intensiva e Rianimazione, il suo cuore non ha retto alle complicazioni seguite all'infezione.

Il funerale oggi alle 16 nella chiesa dell'Assunta di Albaredo. Antonella è sempre stata profondamente amata ma non ha avuto una vita facile. Ha perso la madre a causa di un tumore quando aveva solo 11 anni. Fortunatamente ha avuto un padre premuroso che l'ha cresciuta con affetto e dedizione, aiutato dai suoi fratelli e dai nipoti. Anche i coetanei albaretani l'accoglievano con simpatia perché Antonella si faceva voler bene da tutti.

Sorridente, ironica, sempre alla ricerca del suo principe azzurro - «Voglio un uomo ricco io, non sposerò mai un pitoco», soleva dire - è stata per tanti anni la mascotte dei campi scuola organizzati in montagna dalla parrocchia. Don Giovanni Berti, curato di Albaredo negli anni Novanta, la ricorda così: «Era tradizione che ad ogni campo estivo Antonella preparasse un breve spettacolo in cui interpretava una principessa salvata dal suo principe. E tutti alla fine facevamo festa con lei. Cara Antonella, il principe che ti salva ora è Gesù, e stavolta non è una recita di una sera, ma è per sempre».

Antonella ballava, cantava, dava la carica a tutti. Anche Nicoletta Brusca, l'assistente del Comune che l'ha conosciuta ed aiutata in questo difficile anno di pandemia, ne parla con tanta tenerezza. «Sapeva essere sagace e diretta, ma aveva un grande cuore», racconta Nicoletta. «Quando riuscivi a conquistare la sua fiducia diventavi preziosa per lei. Amava i bei vestiti e ritagliava dalle riviste foto di principi, principesse e divi del cinema. Aveva tappezzato le porte e le pareti della casa». Le piaceva essere accompagnata nei centri commerciali e, ogni tanto amava fare colazione al bar.

«Ci stuzzicavamo e ridevamo, aveva una risata unica», riferisce Nicoletta. «Le avevo insegnato a preparare la torta di mele, era felice di poter realizzare un dolce da sola». I cugini Elena e Giovanni sono sempre stati vicini alla famiglia Ghiotto. Giovanni, che abita a pochi metri di distanza dalla casa di Antonella, si è ammalato di Coronavirus ai primi di marzo. Poi è toccato alla 54enne. E infine al padre di «Anto», Felice, di 89 anni, ancora ricoverato all'ospedale di Bovolone per i postumi del terribile virus. «Giovedì abbiamo dovuto dare la triste notizia allo zio, ma in cuor suo lo sapeva già», rivela il cugino, provato da un mese di degenza ospedaliera.

«È un uomo molto devoto e lo consola pensare che ora Antonella è felice in Paradiso. Speriamo che tenga duro e torni a casa». Oggi, dopo il rito funebre, la salma di Antonella proseguirà per la cremazione. Le sue ceneri riposeranno per sempre, nel cimitero di Albaredo, vicino alla madre. Quella mamma che la malattia le aveva strappato quando era ancora una bambina e aveva ancora tanto bisogno di lei. •

Paola Bosaro

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