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Il mondo del calcio piange Peruzzi, amato allenatore

Palmiro Peruzzi DIENNEFOTO
Palmiro Peruzzi DIENNEFOTO
Palmiro Peruzzi DIENNEFOTO
Palmiro Peruzzi DIENNEFOTO

Lutto nell'Ac Cologna per la morte di Palmiro Peruzzi, allenatore di tante generazioni di baby calciatori al centro giovanile. È stato trovato sabato sera, riverso a terra, da alcuni amici, nella casa di Sabbion dove abitava da solo dopo la morte della madre. Peruzzi, 71 anni, era ammalato da tempo ma nulla lasciava presagire un decesso così improvviso e violento. Domenica, la notizia si è sparsa velocemente nella frazione di Sabbion, dove l'uomo era solito premiare la squadra vincitrice del Torneo estivo di calcio a 5, dedicato al fratello Bruno, morto in un incidente stradale nel 1994. Ma anche a Cologna, dove Peruzzi arrivava tutti i giorni, prima dell'emergenza Covid, in sella al suo vecchio ciclomotore e frequentava il bar Borsa , sono in tanti in questi giorni ad esprimere parole di cordoglio e profonda tristezza. Il 71enne, infatti, ha insegnato a dare i primi calci al pallone a migliaia di bambini della città del mandorlato, quando le possibilità di praticare sport erano poche e l'unico luogo di ritrovo pomeridiano era il centro giovanile parrocchiale. Il suo modo di allenare era genuino e i bambini lo amavano perché, sebbene a volte fosse un po' burbero, era un trascinatore carismatico. «Mettevi in panchina il giocatore che protestava con l'arbitro e non lo sostituivi, facendo giocare la squadra in inferiorità numerica per far capire che se si fa parte di un gruppo i comportamenti individuali condizionano tutti», hanno ricordato i suoi ragazzi dell'AC Cologna. Dopo aver frequentato la Scuola di avviamento, Peruzzi lavorò per molti anni alla pasticceria di Armando Rasia, in corso Guà. Ha gestito per anni i campi da tennis parrocchiali. «Perdo un amico fidato, a cui lasciavo le chiavi del bar quando andavo in vacanza, una persona che si è sempre dimostrata disponibile e di compagnia», confida Mario Scanella, titolare del Borsa. Tifosissimo della Juve, Peruzzi leggeva la Gazzetta tutta d'un fiato e seguiva le partite della Signora in televisione.

P.B.

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