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la strage di Bonavigo

Il dolore per Luca,
Francesca e Chiara
«Non ci sono parole»

la strage di Bonavigo
Francesca, Luca e Chiara, i tre ragazzi morti a Bonavigo
Francesca, Luca e Chiara, i tre ragazzi morti a Bonavigo
Francesca, Luca e Chiara, i tre ragazzi morti a Bonavigo
Francesca, Luca e Chiara, i tre ragazzi morti a Bonavigo

Dolore immenso per i familiari e gli amici di Chiara e Francesca Mercurio e di Luca Verdolin, i tre giovani di Ronco all'Adige fra i 15 e i 23 anni morti ieri in un terribile incidente a Pilastro di Bonavigo.

Mentre i carabinieri cercano di ricostruire le cause dello schianto, interviene il sindaco del paese della Bassa.

 

«QUI SI CORRE TROPPO»

«Questa è una strada dove si corre troppo». È affranto  Ermanno Gobbi: «Poche centinaia di metri prima del punto dove ha avuto luogo l’incidente», spiega il primo cittadino, «è prevista la realizzazione di una rotatoria, i lavori sono solo da appaltare il finanziamento c’è già».

L’opera prevista nel Pat addirittura da 2010 sarà realizzata all’altezza dell’incrocio tra la strada provinciale 18 e via Giovanni XXIII. Costo totale 330mila euro, finanziati per metà dalla Provincia e per la restante parte da fondi proprio del Comune di Bonavigo. «Non so se chi fosse alla guida stesse correndo troppo o se si sia trattato di altro, forse nemmeno la rotonda avrebbe potuto evitare questo dramma», dice Gobbi. «Non ci sono parole per commentare una disgrazia del genere», prosegue il sindaco, «tre giovani vite e due famiglie distrutte dal dolore, qui in passato c’erano stati altri incidenti ma a memoria mia, mai nulla di così grave».

I residenti sono molti anni che chiedono dei dissuasori per limitare la velocità lungo l’abitato di Pilastro.

 

Francesco Scuderi

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