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Il direttore è vacante Caos in Casa di riposo

Gianni Sganzerla
Gianni Sganzerla
Gianni Sganzerla
Gianni Sganzerla

Caos alla Casa di riposo De Battisti di Cerea. Le attività dell'Ipab, dallo scorso primo luglio, sono paralizzate dall'assenza della figura del segretario-direttore e dal duro braccio di ferro innescatosi tra il presidente dell’ente Gianni Sganzerla e cinque componenti del Cda dell’ente che lo hanno di fatto moralmente sfiduciato. Al centro della disputa c’è la gestione del cambio di segretario. L’ex dirigente Federica Boscaro, a fine giugno, dopo aver vinto un concorso, ha preso servizio alla casa di riposo di Cologna Veneta. In un primo momento sembrava che l’ente, su iniziativa del consigliere Guido Cavaler, entrato a far parte del Cda dell’Ipab da gennaio di quest’anno assieme ad Andrea Manara in sostituzione dei consiglieri dimissionari Enrico Tebon e Massimo Andreoni, avesse la soluzione. L’idea era quella di affidarsi temporaneamente, in attesa del concorso per il nuovo direttore, ad Alessandro De Pascali, direttore generale dei Comuni di San Giovanni Lupatoto e Salizzole. Quest’ultimo, dopo essersi consultato con la Direzione regionale ai Servizi sociali e l’Agenzia dei segretari, ha declinato però l’incarico extra lavorativo perché ritenuto «giuridicamente non percorribile». Così Cavaler, sostenuto dai colleghi Maddalena Gobbetti, Loredana Martini, Enrico Zanoncello e Andrea Manara, ha proposto che l’incarico sia affidato alla dottoressa Chiara Mella, facente parte dell’organico della De Battisti dove ricopre il ruolo di coordinatrice ai Servizi socio-assistenziali. Il 27 giugno, il Cda, malgrado il parere contrario di Sganzerla, sostenuto dal segretario Boscaro, in carica ancora per poco, approvava il conferimento temporaneo dell’incarico per un massimo di sei mesi a Mella. Il 2 luglio, colpo di scena. Sganzerla comunica al Cda che «non intende procedere con la stipula del contratto» e che «verificherà la legittimità dell’operato del Cda e dopo eventualmente provvederà a sottoscrivere l’accordo con Mella». A questo segue un duro scambio di missive tra Cavaler e Sganzerla. Il primo chiede che si proceda con la stipula del contratto, mentre il presidente è fermo nelle sue posizioni. La Regione, interpellata al riguardo il 5 luglio, ha comunicato che «la modalità di affidamento dell’incarico operata dal Cda è ritenuta ammissibile». Il direttore regionale dei Servizi sociali Fabrizio Garbin chiede però un’integrazione di documenti. Ciò perché «ad una prima impressione la professionalità della dottoressa non sembrerebbe attinente alle funzioni affidate». La situazione è ora in fase di stallo. «Chiediamo che il presidente proceda immediatamente alla stipula del contratto per ripristinare le normali attività dell’ente», dichiara Cavaler. «La comunicazione della Regione dice che Mella non è idonea a ricoprire l’incarico, c’è il rischio che tutti i provvedimenti firmati da lei possano essere annullati con gravi conseguenze economiche per l’ente», ribatte Sganzerla. •

F.S.

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