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I racconti senza parole di Sebastiano e Joshua

I giocolieri Joshua Molinaroli  e Sebastiano Cosentino
I giocolieri Joshua Molinaroli e Sebastiano Cosentino
I giocolieri Joshua Molinaroli  e Sebastiano Cosentino
I giocolieri Joshua Molinaroli e Sebastiano Cosentino

Si chiamano Sebastiano Cosentino e Joshua Molinaroli e insieme formano una coppia silenziosa, ma eccezionale. Il palco di «Talenti ne L’Arena», a Nogara sabato scorso, ha regalato al duo un’emozione forte. Ma ancor di più lo è stata quella che hanno trasmesso al pubblico con la storia che hanno raccontato. La vicenda di un burattinaio e di una marionetta condita dall’arte circense che nei minuti sotto i riflettori ha inchiodato gli occhi dei presenti. Sebastiano ha 15 anni ed è di Verona. Joshua è più grande, 19 e arriva da Roverbella. Entrambi frequentano il secondo anno dell’accademia circense di Verona e stanno iniziando a specializzarsi nelle rispettive discipline. Joshua, in realtà, è partito come autodidatta prima di iscriversi all’accademia. Ma il tempo perso lo ha recuperato velocemente anche grazie all’aiuto del suo socio che invece è stato ispirato, nell’avvicinamento alla vita del circo, da un video visto qualche anno fa. Si allenano due volte a settimane per preparare i loro spettacoli. E quello che hanno provato sul palco di Nogara ha catturato l’attenzione di pubblico e giuria. La storia, commuovente e ben recitata, seppur senza parlare, ma solo grazie ai loro gesti, ha centrato il cuore di chi li stava guardando. Ciò che più ha impresso, però, è stata la coordinazione che i due hanno avuto per tutta la durata dell’esibizione. Un movimento dell’uno che si allinea perfettamente con l’altro. Un gesto che, se sbagliato, induce all’errore anche il compagno. Due attori circensi legati indissolubilmente fra loro, senza alternativa. Non c’è possibilità di recuperare allo sbaglio perché è tutta una catena: passaggi collegati a doppio filo per tenere in piedi lo show. Giocolieri fra cerchi, palline, birilli e rola bola, l’asse sostenuta da un cilindro che si muove nel mezzo. Fra equilibrio e concentrazione. «Essere in due è molto più difficile rispetto a chi si esibisce singolarmente», spiegano. «Se sei da solo e fai un errore puoi improvvisare. In qualche modo riesci a recuperare e proseguire con il tuo spettacolo», aggiungono prima di andare a cambiarsi nei camerini e fare le ultime prove. «In coppia tutto questo non è possibile», sottolineano. Per loro è il primo anno allo show «Talenti ne L’Arena». L’obiettivo è quello di confrontarsi con il pubblico e di poter fare esperienze nuove. Questa sera, intanto, alle 21,15, va in onda su Telearena la serata dello spettacolo dei talenti che si è tenuta a Minerbe.

Nicolò Vincenzi

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