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I parà a Vangadizza per i lanci

Lancio di un parà della Folgore durante una manifestazione
Lancio di un parà della Folgore durante una manifestazione
Lancio di un parà della Folgore durante una manifestazione
Lancio di un parà della Folgore durante una manifestazione

L’aeroporto di Vangadizza di Legnago aprirà le porte ai paracadutisti della «Briscese». A partire dal prossimo anno, infatti, lo scalo «Lidl» di via Boara ospiterà le esercitazioni di lancio dei militari dell’Ottavo Reggimento Genio Guastatori Folgore, di stanza nella caserma di via del Pontiere. In questo modo, al reparto legnaghese sarà garantito un luogo alternativo all’attuale, a Poggio Rusco, nel Mantovano, per far saltare i parà dai velivoli. La novità è stata presentata da Giuliano Negri, presidente dell’associazione «Volo Legnago», all’annuale ritrovo dei soci nello scalo comunale. Negri, alla guida dalla fine del 2019 del sodalizio che gestisce l’area e conta 80 soci, tra cui una sessantina di piloti di aerei privati e da turismo, ha evidenziato: «L’Ottavo Reggimento è in attesa del nulla osta da Roma per poter effettuare le esercitazioni nel nostro aeroporto. Per questo, nei giorni scorsi, come associazione abbiamo stipulato una convenzione con i 15 proprietari dei terreni che ricadono nel raggio di 600 metri attorno allo scalo, volta ad assicurare a tutti loro gli eventuali risarcimenti per i danni causati dai parà, nel caso, assai raro, in cui dovessero mancare l’obiettivo in discesa e finire nelle coltivazioni. Comunque si tratterà di somme non elevate da rimborsare, se dovesse succedere». «I militari», ha aggiunto il vicepresidente Paolo Mora, «hanno ritenuto il nostro scalo idoneo per i loro lanci, esercitazioni che necessitano di una zona priva di ostacoli, come costruzioni, che possano creare problemi all’atterraggio dei paracadutisti». Lo scalo cittadino, che nel «lockdown» ha avuto un calo del 20 per cento di atterraggi e decolli di aerei da turismo ed ultraleggeri, scesi da 2.500 ai 2mila annui, proseguirà nei prossimi mesi con i progetti avviati negli anni scorsi. A cominciare dall’acquisizione di corte Fregno, a nord dello scalo, che versa in stato d’abbandono nonostante la rimozione delle coperture in eternit effettuata due anni fa dal Comune, proprietario dell’area. «A tal proposito», ha rimarcato Negri, «solleciteremo il municipio affinché pubblichi al più presto il bando per vendere il rustico per il quale già da tempo abbiamo pronto un progetto di ristrutturazione per trasformarlo in una struttura ricettiva per turisti, con bed & breakfast e ristorante». Su questo punto, il consigliere comunale Fabio Crivellente, che è stato premiato da Negri per i suoi 12 anni da presidente del «Volo Legnago», ha assicurato: «Sull’alienazione di Corte Fregno farò pressing sulla Giunta del sindaco Lorenzetti affinché l’iter per il bando venga avviato entro fine anno». Un altro intervento previsto nel 2021 sarà l’allungamento della pista di decollo e atterraggio per i velivoli, attualmente in terra battuta, dagli attuali 610 a 900 metri, pavimentandola con l’asfalto. «A tal proposito», ha annotato il presidente, «abbiamo buone prospettive di ottenere fondi nazionali ed europei. Se le risorse saranno sufficienti, si potrà prevedere una maggiore lunghezza, arrivando a 1.300 metri, in grado di essere utilizzata velivoli più potenti, come piccoli jet, con prestazioni migliori». Riguardo allo scalo, Nicola Scapini, assessore al Turismo, ha concordato: «L’aeroporto di Vangadizza è importante dal punto di vista turistico, per questo punteremo a sviluppare il suo collegamento col resto della città e dei suoi servizi, coinvolgendo nei progetti tutti gli enti interessati, a cominciare dalla Regione». •

Fabio Tomelleri

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