I coniugi Robbi in auto quarantena

Avevano trascorso 15 giorni in Cina, affrontando nell’ultima settimana di permanenza controlli continui a causa del coronavirus, ma al loro rientro in Italia, venerdì 31 gennaio, scesi al terminal diVenezia, nessuno li aveva più controllati. Per questo i coniugi di Castel d’Azzano Eligio Robbi e Rosanna Bertucco avevano subito denunciato l’anomalia e contattato l’Ulss 9, sentendosi rispondere che in assenza di sintomi potevano stare tranquilli. Loro però tranquilli del tutto non si sentivano e così, di propria iniziativa, sentito il medico di medicina generale e dato l’evolversi della situazione, hanno deciso per l’auto quarantena, facendo vita ritirata al proprio domicilio. «Mi chiamano spesso», spiega il sindaco Antonello Panuccio, «e stanno bene. Nemmeno un raffreddore. Ormai il periodo è quasi terminato e presto riprenderanno a muoversi liberamente». Il sindaco, come del resto un po’ tutti i colleghi, è impegnato in prima persona a rispondere ai cittadini per qualsiasi dubbio. «Ad esempio a una mamma che mi chiedeva se poteva lo stesso organizzare la pizza in taverna con gli amici per il compleanno del figlio», spiega, ammettendo che domenica ha dovuto ricaricare il telefono per tre volte di seguito per star dietro a tutti. Intanto, in attesa di dettagli più precisi, ha interpretato le direttive regionali. Quindi ad esempio tutte le attività obbligatorie in paese vengono rimandate (come i corsi), quelle a libera scelta, come l’accesso alla palestra, sono rimaste in piedi. «Non ho chiuso però la lezione di tennis: erano solo in due in uno spazio molto ampio...». Il mercato settimanale, che cade di giovedì, fino a ieri sera sembrava confermato. «L’ho assimilato ai centri commerciali, se stanno aperti quelli, si può anche andare al mercato». Mentre il matrimonio programmato per sabato si farà solo con i parenti stretti e gli uffici comunali rimangono aperti, ma con mascherine a disposizione dei dipendenti. •