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I carabinieri fanno Bingo Arrestato l’incubo dei clienti della sala gioco

La stazione dei carabinieri di Nogara: fermato il ladro di borsette
La stazione dei carabinieri di Nogara: fermato il ladro di borsette
La stazione dei carabinieri di Nogara: fermato il ladro di borsette
La stazione dei carabinieri di Nogara: fermato il ladro di borsette

Alessandra Vaccari Era diventato l’ossessione dei clienti del Bingo di Nogara. Si appostava nei pressi, ad attendere, soprattutto le donne e non appena queste aprivano la portiera dell’auto, lanciando dentro la borsetta, lui con una mossa fulminea compariva dal nulla e sottraeva la borsetta dileguandosi a piedi. In gennaio, forte del fatto che nessuno riusciva a fermarlo, l’uomo ha inanellato una serie di furti con destrezza, così si chiamano per il codice penale. Tra le vittime anche un uomo. A lui, il ladro, aveva tagliato la tracolla del borsello. Ma l’ultimo colpo, per il marocchino senza fissa dimora è stato fatale, come ha spiegato la capitano Ottavia Mossenta, comandante della compagnia di Villafranca, da cui dipende il territorio nogarese. «Quella sera c’era la pattuglia della stazione in giro per la perlustrazione. Non appena la signora è stata derubata ha allertato il 112 facendo una perfetta descrizione del suo aguzzino. Poco dopo, i nostri carabinieri hanno fermato un uomo che corrispondeva perfettamente sia per i tratti somatici che per l’abbigliamento a quello che aveva commesso il furto. L’uomo quando ha visto la pattuglia ha tentato di scappare, inutilmente. Era molto sudato, si vedeva che aveva corso anche prima che noi lo fermassimo», ha spiegato la capitano durante la conferenza stampa tenutasi ieri mattina al comando provinciale. I militari dunque hanno inserito le generalità che il maghrebino ha fornito: si tratta di un ventisettenne senza fissa dimora, con svariati precedenti penali per reati contro il patrimonio. L’uomo, secondo quanto raccolto nelle denunce dai carabinieri di Nogara, (ieri alla conferenza stampa ha partecipato anche il comandante della stazione, Antonio Catalano), agiva sia dopo le 19, che in piena notte. E in alcuni casi, le sue vittime avevano anche vinto qualche centinaio di euro durante le serate al Bingo, che si trova nei pressi della stazione ferroviaria. «Questi colpi, messi a segno a gennaio, e con una tempistica piuttosto ravvicinata avevano creato allarme sociale nel paese», ha spiegato Mossenta, «per questo avevamo potenziato i servizi nei pressi della sala da Bingo». Dopo il fermo dell’uomo, (non è stato possibile l’arresto perchè la flagranza era trascorsa), i carabinieri hanno realizzato un album fotografico da sottoporre alle vittime per vedere se ad averle derubate era stata sempre la stessa persona. E tutte non hanno avuto dubbi nell’identificare tra decine di volti, quello del loro aguzzino. Ieri mattina, il maghrebino è comparso davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere e il giudice ha disposto che restasse in carcere.

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