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I botti sparati allo stadio?
«Incubo per cani e gatti»

Una delle squadre partecipanti al memorial Alberto Rinaldi
Una delle squadre partecipanti al memorial Alberto Rinaldi
Una delle squadre partecipanti al memorial Alberto Rinaldi
Una delle squadre partecipanti al memorial Alberto Rinaldi

Cani e gatti in preda al panico per i fuochi d’artificio sparati quasi ogni altra sera alle partite del torneo di calcio «Città di Cologna – Memorial Alberto Rinaldi». È un coro di proteste quello che si leva tra i residenti del quartiere residenziale dove sorge lo stadio comunale, proprietari di animali domestici. Al momento della presentazione delle squadre - alle 21 di ogni lunedì, mercoledì e venerdì - le diverse tifoserie realizzano nuove e originali coreografie per incitare i propri beniamini e distinguersi dagli altri gruppi di sostenitori. Al torneo, che vuole ricordare un ex giocatore dell’AC Cologna prematuramente scomparso a causa di un incidente stradale nel 2015, partecipano otto squadre. È iniziato il 3 luglio e terminerà il 28.

Il pubblico presente in tribuna mostra il proprio attaccamento alla squadra del cuore tingendo gli spalti con i fumogeni e ricorrendo pure a coreografie pirotecniche. Vengono sparati petardi e fuochi d’artificio per creare un clima di allegria. La stessa allegria che però non provano affatto cani e gatti delle case vicine. Quando scoppiano i botti per i fedeli amici dell’uomo inizia l’incubo. La prima a lanciare l’allarme è stata Lisa Menegolo. Sua madre abita a poche centinaia di metri dall’impianto sportivo e possiede un gatto che dalla paura si nasconde tutta la notte sotto al letto e non vuole può uscire. «Sono botti pazzeschi, che disturbano tantissimo gli animali domestici», afferma Menegolo. «L’evento è bello e attira molte persone: è proprio necessario ricorrere ai petardi?», si chiede. Incalza Sara Sarti: «Anch’io concordo, il torneo è un fatto positivo per Cologna. Io sono un’allenatrice di pallavolo, perciò approvo gli eventi sportivi. Eppure abito a 20 metri dallo stadio e non so più come tranquillizzare i miei tre cani al momento della presentazione delle squadre. Dal terrore che provano mi hanno distrutto le zanzariere al piano terra e scardinato la porta del recinto dove li tengo la sera». I cani cercano in tutti i modi di entrare in casa se si trovano in giardino, ma neppure in casa sono tranquilli: ansimano, hanno il battito cardiaco accelerato e sono molto nervosi.

Le bestiole che si trovano fuori in passeggiata con i padroni, invece, scappano all’improvviso terrorizzati alla ricerca di un riparo. È successo anche lunedì sera ad un cagnolino in via Verdi, finito in strada a tutta velocità con il rischio di causare un incidente. «I cani e i gatti che odono forti rumori improvvisi come tuoni o scoppi di petardi sono presi da attacchi di panico, simili a quelli che viviamo noi», spiega il veterinario Stefano Cavallon. «Ansimano, tremano e compiono azioni irrazionali, attanagliati dalla paura per qualcosa che avvertono come una minaccia. Per questo cercano di proteggersi, a volte rischiando di farsi del male». Alcuni residenti incontreranno stasera gli organizzatori per chiedere di eliminare il problema dei botti. Intanto, Marco Rebusti, uno dei promotori, assicura: «Parlerò con i rappresentanti delle squadre partecipanti affinché evitino di portare i petardi. È un torneo rivolto alle famiglie, perciò non vogliamo arrecare disagi», riferisce.

Paola Bosaro

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