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«Grazie per non averci lasciati soli»

La catena di solidarietà dei veronesi garantirà il gas alla famiglia
La catena di solidarietà dei veronesi garantirà il gas alla famiglia
La catena di solidarietà dei veronesi garantirà il gas alla famiglia
La catena di solidarietà dei veronesi garantirà il gas alla famiglia

Sono stati tanti i veronesi che hanno risposto all’appello della famiglia di Sanguinetto che rischiava di farsi chiudere il gas e di rimanere al freddo per alcune bollette non pagate. La storia di povertà e disperazione raccontata al nostro giornale da Vanessa Aliseo, mamma di due bimbi e in attesa del terzo figlio, ha commosso tanti lettori. A tal punto che è scattata una vera e propria gara di solidarietà non solo per riuscire a pagare le bollette arretrate alla famiglia Gambina che versa in difficoltà economiche. Ma anche per fornire generi alimentari ai due genitori, che purtroppo devono e fare i conti anche con un bambino disabile, che ha perciò particolari esigenze, e con il lavoro precario del capofamiglia. Nel giro di pochi giorni il buon cuore dei nostri lettori ha consentito di raccogliere i soldi necessari per saldare la bolletta di 86 euro e anche i 649 euro per pagare gli arretrati accumulati nei mesi precedenti. Senza questo versamento la famiglia rischiava, infatti, di rimanere priva di riscaldamento entro pochissimo tempo con le terribili conseguenze legate alle temperature rigide di questo periodo. «Siamo veramente commossi», confida mamma Vanessa, «non pensavamo che così tanta gente si interessasse al nostro caso. Ci sono state persone che ci hanno fatto bonifici, altre che ci hanno donato pannolini, altre ancora generi alimentari o capi di abbigliamento. Tutte cose preziose per noi quattro e per il bambino che nascerà nei prossimi mesi». La giovane mamma si era rivolta al nostro giornale in preda alla disperazione dopo aver bussato a tante porte che erano purtroppo rimaste socchiuse. A spingere Vanessa a chiedere aiuto è stata la paura di far restare al gelo in pieno inverno i suoi piccoli nell’appartamento in cui la famiglia vive a Sanguinetto. «Ringrazio in particolare il giornale l’Arena per la sensibilità dimostrata e ovviamente tutte le persone che ci hanno contattati per garantirci il loro sostegno malgrado questi siano tempi difficili per molti. Abbiamo capito che tante persone ci vogliono bene e questo ci aiuta ad andare avanti». A casa Aliseo-Gambina sono arrivate persone con pacchi di pasta, latte, riso, e altri generi di prima necessità. Ognuno ha portato quello che poteva. Ci sono stati anziani che si sono presentati con un paio di confezioni di biscotti, altri con 20 euro, altri ancora con pacchi di pannolini. Alcuni benefattori, poi, hanno contattato il centralino della nostra redazione per avere il codice Iban della famiglia in modo da poter effettuare una donazione sul suo conto corrente. Una catena di altruismo e sensibilità, che non solo ha permesso di saldare i debiti arretrati con il gestore del gas ma anche di garantire per alcuni mesi la fisioterapia al bimbo portatore di handicap. Altri lettori si sono poi attivati per raccogliere tutto il necessario per l’arrivo del nascituro. Alcune famiglie, infatti, stanno cercando una culla, un fasciatoio e abiti da consegnare quando ci sarà il lieto evento. «Proprio così», continua la mamma, «adesso possiamo pagare il medico che segue mio figlio per la psicomotricità e che l’Ulss 9 non ci ha ancora garantito. Non solo. Tra i nostri benefattori si è fatto avanti anche un avvocato, che si è proposto di seguirci gratuitamente in tutte le pratiche da presentare all’Inps per ottenere i sussidi spettanti al nostro bambino». Inoltre, la famiglia è seguita dall’associazione «Angeli della speranza», che ha provveduto a trovare un lavoro temporaneo al capo famiglia, a pagare la fisioterapia del bimbo e ad acquistare il cibo. •

Riccardo Mirandola

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