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«Gasparini», torna l’incubo Covid-19

Impresari funebri recuperano le salme degli ospiti morti a marzo
Impresari funebri recuperano le salme degli ospiti morti a marzo
Impresari funebri recuperano le salme degli ospiti morti a marzo
Impresari funebri recuperano le salme degli ospiti morti a marzo

Torna l’incubo Coronavirus all’Ipab «Maria Gasparini» di Villa Bartolomea. La struttura, che tra marzo e maggio scorsi con i suoi 38 anziani deceduti (32 dei quali dopo aver contratto il Covid-19 e sei per altre cause) è stata la casa di riposo più colpita dell’intera provincia, è ora ripiombata nel terrore dei contagi dopo che un medico di base, che collabora al suo interno, è risultato positivo al tampone. Il Servizio igiene sanità pubblica dell’Ulss 9 Scaligera (Sisp) ha immediatamente sottoposto al test rapido gli attuali 44 ospiti ed una ventina delle 40 persone che tra operatori, infermieri e collaboratori operano all’Ipab. Tutti sono risultati negativi. Ieri pomeriggio sono stati eseguiti i test anche sugli altri 20 operatori esclusi dalla prima tranche di controlli. In attesa di questi ultimi risultati, alla «Maria Gasparini» l’attenzione rimane comunque altissima. Pur in condizioni di totale sicurezza e di utilizzo costante di dispositivi di protezione da parte del personale, la direzione, che già da diverse settimane ha chiuso gli ingressi ai familiari degli anziani, ha deciso di potenziare ulteriormente i protocolli per il contenimento del contagio. Da parte sua, dall’inizio della prossima settimana, l’Ulss 9 provvederà ad inviare alla casa di riposo un nuovo medico in sostituzione di quello contagiato per tutto il periodo necessario. «La situazione rimane fortunatamente sotto controllo», assicura il sindaco Andrea Tuzza, «ma nonostante ciò nessuno, né tra noi amministratori, né all’interno dell’Ipab, riesce a nascondere una comprensibile preoccupazione. Pur consapevoli che le misure di contenimento sono applicate alla lettera e che la sicurezza sia stata implementata, tanto che, almeno in base ai primi risultati non si registrano altri positivi oltre al collaboratore», prosegue Tuzza, «la ferita di quanto accaduto durante la prima ondata di contagi della scorsa primavera rimane ancora aperta e difficile da rimarginare. L’augurio è che tutto ciò che è stato fatto finora a difesa della salute degli ospiti possa continuare a dare i suoi buoni frutti». Prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria di marzo, all’interno dell’Ipab si contavano 68 ospiti. Lo scorso maggio, gli anziani rimasti erano scesi a 30, saliti poi a 44 dopo la riapertura ai nuovi ingressi. «Al di là dell’Ipab» sottolinea il sindaco, che ieri ha diffuso anche una comunicazione ufficiale alla cittadinanza sul sito Internet del Comune, «a preoccupare è l'andamento generale del nostro territorio. Attualmente abbiamo 45 cittadini positivi, uno dei quali ricoverato in ospedale. Oltre a ciò, l’asilo nido comunale “Folletti curiosi” di Spinimbecco rimarrà chiuso almeno fino a lunedì prossimo perché un’educatrice è risultata positiva al Covid-19. Confido quindi nel senso civico di ciascuno perché siano adottati comportamenti corretti a tutela della salute propria e degli altri, in linea con il principio di solidarietà che la nostra comunità ha già ben dimostrato nei mesi scorsi». •

Elisabetta Papa

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