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Furti alle scuole, denunciati cinque minori

Il centro giovanile di San Gregorio che ospita alcune classi della scuola elementare DIENNEFOTO
Il centro giovanile di San Gregorio che ospita alcune classi della scuola elementare DIENNEFOTO
Il centro giovanile di San Gregorio che ospita alcune classi della scuola elementare DIENNEFOTO
Il centro giovanile di San Gregorio che ospita alcune classi della scuola elementare DIENNEFOTO

Ritrovati dai carabinieri e restituiti i computer rubati a dicembre nelle due scuole di Veronella e San Gregorio. Cinque ragazzi minorenni, tutti maschi tra i 14 e i 17 anni, sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Venezia per il furto di apparecchi elettronici nella scuola. Risiedono nel territorio comunale di Veronella, ma anche nei Comuni vicini di Albaredo, Arcole e Zimella. Le indagini condotte dai militari di Ronco, coadiuvati dall'amministrazione comunale, hanno consentito di individuare i responsabili del furto di sette pc portatili, utilizzati dalle insegnanti per le lavagne multimediali nelle elementari del capoluogo e della frazione. La prima razzia di computer era avvenuta domenica 8 dicembre, nella primaria di San Gregorio. Com'è noto, il plesso è temporaneamente ospitato nei locali della parrocchia, dove si svolgono anche altre attività pomeridiane e si incontrano gruppi ed associazioni. Probabilmente, a causa di una porta lasciata inavvertitamente aperta al Centro giovanile, qualche malintenzionato è entrato nelle aule fuori dall'orario scolastico e ha arraffato i computer con facilità. Infatti, successivamente, dopo la denuncia presentata ai carabinieri di Ronco, non era stata rilevata alcuna effrazione nel fabbricato. Stando alle prime indiscrezioni, sembrerebbe che i responsabili del furto si siano vantati per la facilità con cui erano riusciti a rubare i computer. «Ne è nata una sorta di sfida con gli amici per vedere chi sarebbe riuscito a compiere un gesto più coraggioso e temerario, violando una scuola chiusa», riferisce il sindaco di Veronella Loris Rossi. Una settimana dopo, il gruppo ha messo a segno il secondo furto. Questa volta i minorenni hanno infranto una finestra sul retro delle scuole medie di Veronella per poter entrare. Hanno trovato però la porta dell'aula di informatica chiusa a chiave ma non si sono fermati. Anche in questo caso, hanno puntato infatti ai pc a servizio delle Lim. Ne hanno portati via due, però hanno lasciato tracce del loro passaggio nei corridoi e sulle lavagne, con sigle e scritte poco comprensibili, come «Mafia 21». Nei giorni seguenti, dopo la denuncia del Comune, sono scattate le indagini. Il sospetto che i due episodi fossero collegati era forte tra gli inquirenti e gli stessi amministratori. Oltre ad osservare i movimenti dei gruppi di ragazzi che frequentano il centro parrocchiale di San Gregorio, gli inquirenti hanno tenuto d'occhio anche i social, dove sempre più spesso corrono pensieri, commenti e informazioni fra i più giovani. Qualche tempo dopo è apparso l'annuncio di vendita di uno dei pc rubati. I carabinieri hanno capito di essere sulla pista giusta e hanno ricostruito i vari pezzi del puzzle. Alla fine il cerchio si è chiuso sui cinque minori. Le perquisizioni hanno permesso di recuperare nelle abitazioni dei ragazzi in questione tutti i computer rubati a parte uno, forse nel frattempo venduto. I ragazzi sono stati tutti denunciati e dovranno sostenere un processo penale. Alcuni non frequentano più la scuola, altri invece sono ancora studenti. «Auspico che da parte della scuola vengano presi provvedimenti idonei per punire i responsabili», dichiara il sindaco Rossi. Il preside dell'Istituto comprensivo di Veronella-Zimella, Diego Belliazzi, con l'aiuto degli insegnanti, aveva già svolto, all'indomani dei furti, un lavoro di riflessione sul dovere di rispettare i beni comuni. «Se qualcuno dei responsabili dovesse frequentare ancora le nostre scuole non mancheremo di intervenire», annuncia Belliazzi. Per il preside non si parla assolutamente di sospensione dalle lezioni, quanto piuttosto di servizi aggiuntivi da compiere fuori dall'orario scolastico, in collaborazione con l'associazione Noi. Intanto, i computer sono stati restituiti al sindaco e verranno utilizzati per corsi di formazione per i docenti, visto che nel frattempo ne erano stati acquistati di nuovi per sostituire quelli rubati. Le forze dell'ordine stanno lavorando per recuperare anche il pc mancante. •

Paola Bosaro

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