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Fulmine colpisce il tetto di una casa

La villetta bifamiliare di Bonferraro colpita da un fulmine FOTO DIENNE
La villetta bifamiliare di Bonferraro colpita da un fulmine FOTO DIENNE
La villetta bifamiliare di Bonferraro colpita da un fulmine FOTO DIENNE
La villetta bifamiliare di Bonferraro colpita da un fulmine FOTO DIENNE

Un fulmine colpisce l’antenna della televisione posta sul tetto di una villetta bifamiliare provocando un principio di incendio nella soffitta e mandando nel panico una intera famiglia. Il fatto è accaduto ieri mattina ( domenica 2 agosto) alle 3.10 a Bonferraro, nel quartiere residenziale I girasoli in via Tazio Nuvolari, durante un violento temporale fatto più di tuoni e lampi potentissimi che non del classico, violento acquazzone. «Erano esattamente le 3,10», racconta Rossana Bonadiman che abita nella bifamiliare con il marito e due figli, di 11 e 15 anni, «quando mi sono svegliata di soprassalto allo scoppio di una presa elettrica che si trova vicino al comodino, a fianco del letto matrimoniale. Non capendo cosa stesse accadendo, mi sono subito recata nella stanza dei miei figli per svegliarli e portarli fuori dalla casa per precauzione. Per altro il figlio maggiore mi ha detto che aveva sentito dei rumori strani provenire dalla soffitta che si trova al secondo piano, sopra il vano scale, vicino al reparto notte. Uscita con loro e mio marito nel giardino abbiamo visto che usciva del fumo dal tetto. Non ci ho pensato due volte ed ho chiamato subito il 115 dei Vigili del fuoco avvertendoli di quanto stava accadendo». Nel giro di pochissimo tempo sono arrivate due squadre di Vigili del fuoco di Villafranca di Verona. I vigili sono entrati dell’abitazione recandosi al secondo piano per aprire la botola che dà nella soffitta da dove usciva un odore acre di bruciato. «Appena aperta», racconta Bonadiman, «con l’immissione di ossigeno, le fiamme sono scoppiate per cui i vigili hanno dovuto usare le motopompe per spegnerle sul nascere, limitando così notevolmente i danni che avrebbero potuto arrecare alla struttura. Fortunatamente, come mi hanno sottolineato, il tetto è di calcestruzzo e non di legno, e il calore sprigionato dalle fiamme non è stato talmente elevato da comprometterne la stabilità». I danni sono limitati a perdita del materiale e oggetti che si trovavano in soffitta, oltre al danneggiamento, forse anche con la messa fuori uso, dell’impianto elettrico. «Ora siamo rimasti senza corrente elettrica. Fortunatamente l’acqua non ci manca perché siano allacciati all’acquedotto. E pensare che avevamo intenzione di ritinteggiare l’appartamento. Meno male che non l’abbiamo fatto perché, visto quanto accaduto, è stato meglio così», commenta Rossana, prendendola con filosofia. •

Lino Fontana

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