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LEGNAGO

Frattini firma «Il gonghista» e finisce allo «Zecchino d'oro»

«Quando mi hanno telefonato da Bologna non volevo crederci» È il secondo omaggio che Leo fa al padre Piero morto nel 2012
Leonardo «Leo» Frattini è l'autore di una delle 12 canzoni in gara allo «Zecchino d'oro»
Leonardo «Leo» Frattini è l'autore di una delle 12 canzoni in gara allo «Zecchino d'oro»
Leonardo «Leo» Frattini è l'autore di una delle 12 canzoni in gara allo «Zecchino d'oro»
Leonardo «Leo» Frattini è l'autore di una delle 12 canzoni in gara allo «Zecchino d'oro»

Non si fa altro che ripetere il mantra «se ci credi, se ti impegni, lo ottieni». Invece, a volte, ci si butta e la vita fa il resto. A rischio di scornate, certo. Ma non è il caso di Leonardo «Leo» Frattini, musicista, compositore, cantante e molto altro. Quando Leo ha buttato giù il testo da inviare allo Zecchino d'oro - edizione numero 58 - in realtà ci ha lavorato di getto in un paio di giorni. Sì, da tempo rimuginava di partecipare alle selezioni dei brani ma non si decideva mai. Il ritornello c'era. Gli frullava in testa da parecchio, ma la canzone no. Detto, fatto. Un giorno Frattini ha scritto tutto ciò che sta attorno al ritornello, ovvero le strofe della canzone «Il Gonghista», ha spedito ed è stato selezionato - unico veronese - come autore delle canzoni che quest'anno verranno cantate dai piccoli solisti accompagnati dal coro Mariele Ventre. «La prima telefonata che ho ricevuto e che mi annunciava la selezione», racconta Frattini, «non credevo di aver capito bene. Ero mezzo addormentato e, un po' per incredulità e un po' per sonno, non mi spiegavo l'entusiasmo della voce che mi parlava da Bologna. Il giorno dopo, però, mi è arrivata la mail con la comunicazione ufficiale. Allora ho realizzato e mi ha preso l'entusiasmo». E per più motivi. Uno è familiare e anche in questo caso, come è stato per la produzione dell'album «Frattinate», c'entra il padre di Leonardo, Piero. «Mio papà adorava lo Zecchino d'oro. Diceva sempre che quei bambini erano bravissimi e che pure molti dei testi erano davvero belli, scritti bene». Ora Piero non c'è più ma questo è il secondo omaggio che Leonardo gli fa e pare davvero portargli bene questo padre paroliere anche lui, anche se sulla carta stampata.
Il secondo motivo di soddisfazione per Frattini è il fatto di essere in buona, anzi ottima compagnia: gli autori delle canzoni dello Zecchino sono quasi sempre più che noti e dei professionisti. Quest'anno, troviamo, ad esempio, Migliacci, autore, solo per citare qualche canzone, de «Il blu dipinto di blu» e di molti altri successi di Domenico Modugno. E troviamo, nell'elenco dei parolieri, anche Francesco Di Gesù, meglio noto come Frankie hi energy, rapper, cantante e paroliere per Cristicchi e Fiorella Mannoia. Oltre che autore e interprete, al Festival di Sanremo dell'anno scorso, di «Pedala». Non solo, ma pure la giuria che ha scelto i motivi dell'edizione di quest'anno della manifestazione canora è composta da nomi di spicco. «Per esempio c'è Gaetano Curreri, ex cantante degli Stadio e autore di molte canzoni di Dalla e di Vasco Rossi», spiega Leonardo.
Il terzo motivo è, più che altro, una conferma di quanto le canzoni di Frattini siano di quelle che «ti entrano», come si è soliti dire, ovvero che canticchi e questo effetto lo fanno anche ai bambini. «Non è la prima volta che amici miei mi dicono che le canzoni di Frattinate sono le preferite dai loro figli», dice Leonardo. «I bambini li adoro: sono decisamente più saggi e più lucidi di noi adulti. Vanno sempre dritto al punto e i loro perché sono spiazzanti perché puliti». «Ora non so cosa succederà», prosegue Leo, «ma sono davvero curioso di saperlo: so che la canzone verrà arrangiata e vorrei tanto assistere ai lavori, al percorso che farà».
Intanto, le selezioni dei bambini stanno per partire: domenica 28, se ne terrà una a Torri del Benaco. E poi avanti fino a quando si troveranno coloro che a maggio si giocheranno la vittoria. Vige un assoluto segreto sulle canzoni selezionate - 12 in tutto - però riusciamo a scucire qualche anticipazione su «Il Bonghista». «È la storia di un ragazzino che non ama troppo suonare, è un poco pigro, e quando la maestra chiede alla classe di scegliere uno strumento, lui indica il gong, convinto che sia il più facile e il più ribelle, perché si suona dando un colpo ben assestato allo strumento». Ora non rimane che tifare per Frattini guardando lo Zecchino d'oro e pensando ognuno a qual è stata la nostra canzoncina preferita da piccoli. Quella di Leo era «Gugù, bambino dell'età della pietra».
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Daniela Andreis

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