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Festa del mandorlato tra novità e tanti eventi

Lo stand di un produttore
Lo stand di un produttore
Lo stand di un produttore
Lo stand di un produttore

Meno dolce, con più mandorle e friabile, senza zucchero, con i pistacchi, integrale. Il mandorlato muta, senza però cambiare sostanza e identità. Il dolce bianco e croccante, apprezzato dai Dogi della Serenissima, e diventato negli anni il simbolo della più veneziana fra le città della terraferma, Cologna, torna a splendere per le vie del centro con il suo candore che annuncia il Natale. I chioschi che proporranno a prezzi promozionali il prodotto a base di mandorle, zucchero, miele e albume d'uovo resteranno aperti oggi per tutta la giornata a partire dalle 9.30. I laboratori artigianali di Bertolini, Bisognin, Garzotto Rocco, Marani, Nodari e San Marco, eredi della grande intuizione degli speziali colognesi Antonio Finco e Italo Marani, metteranno in vendita sui loro banchi le tradizionali stecche, le torte, gli alberelli di Natale, oppure i mandorelli tagliati in piccoli pezzi, più comodi da gustare se si viaggia o se si vuole evitare di fare molte briciole. Pasticceri e produttori di mandorlato avranno a disposizione anche altri stand nelle piazze e nelle vie del centro per proporre panettoni, dolcetti al cioccolato e biscotti natalizi. Purtroppo il mandorlato di quest’anno paga l’aumento del prezzo delle mandorle italiane, cresciuto del 20 per cento rispetto al 2018. Per ogni chilo di mandorle acquistato i produttori di Cologna hanno speso quest’anno all’ingrosso 8,5 euro. Nel distretto del Colognese si producono ogni anno circa 1.500 quintali di mandorlato. Alcuni produttori sono riusciti a mantenere i prezzi inalterati, altri hanno dovuto effettuare un piccolo ritocco per evitare di rimetterci. Delle mandorle, d’altro canto, non si può fare a meno, proprio come rivela il nome dell’«oro bianco» di Cologna. E le varianti di mandorlato che i consumatori sembrano apprezzare di più sono, guarda caso, quelle che prevedono una percentuale maggiore di mandorle presente nell’impasto, per rendere il prodotto maggiormente friabile e il gusto un po’ più amaro. Alcuni produttori si stanno specializzando nelle varietà di mandorlato con miele d’arancio anziché d’acacia, oppure con pasta di pistacchi unita alle mandorle o, ancora, con le mandorle non sgusciate. La festa, aperta ieri, durerà in questa 35esima edizione per due weekend fino all’8 dicembre, con la possibilità di cenare nella sala di via Chioggiano dove saranno servite specialità venete. Oggi, alle 11, in sala consiliare, il sindaco Manuel Scalzotto, assieme alla presidente della Pro loco Ivana Pozzan e ai produttori di mandorlato, inaugurerà ufficialmente la rassegna. Alle 17, sempre in piazza del Mandamento, degustazione di mandorlato caldo offerto dai produttori. Alla stessa ora, in sala consiliare, concerto corale organizzato dal Coro Scaligero. Alle 18.30 apertura dello stand gastronomico con specialità bollito con la pearà. •

P.B.

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