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Ergastolo e poi riduzione a 30 anni per Andrei

Andrei Filip
Andrei Filip
Andrei Filip
Andrei Filip

Il duplice omicidio di Albaredo, che sconvolse non solo la Bassa ma tutta Italia, avvenne in un piovoso sabato sera di febbraio, mentre in televisione trasmettevano la finale di Sanremo, vinta quell’anno dagli Stadio. Due fidanzati di nazionalità rumena vivevano da mesi al piano superiore di una casa in via Teiolo 26, a poca distanza dal municipio. Lui si chiamava Andrei Filip, aveva 20 anni, faceva il bracciante agricolo nelle campagne di Albaredo. La fidanzata era Loredana Negru, allora diciassettenne, che non lavorava e aveva spesso discussioni con la madre di Andrei, Mirela Balan, quarantenne badante che non accettava di ospitare in casa una ragazza introversa e poco incline a dare una mano che aveva relegato lei e la figlia undicenne Larisa Elena al piano terra dell’abitazione. Il 13 febbraio, all’ennesimo scontro fra madre e figlio, Mirela ha urlato ad Andrei di andarsene via e il ventenne l’ha colpita con un coltello al collo, uccidendola. Quando Larisa ha visto la madre a terra si è disperata e il fratello le ha stretto le mani al collo strangolandola. Poi, aiutato da Loredana, ha tagliato a pezzi i due corpi e li ha chiusi in sacchetti e valigie. Approfittando del buio e della pioggia, è salito sul ponte che collega Albaredo a Ronco e ha gettato in acqua le borse. Il giorno successivo ha preso il bancomat della madre, ha prelevato del denaro e, assieme alla fidanzata, è partito in pullman per la Romania. La sorella maggiore, Oana, allora 22enne, che viveva a poca distanza dalla casa di Mirela, non trovandola al cellulare né a casa, ha denunciato la scomparsa ai carabinieri. Quando tre giorni dopo Andrei è tornato dalla Romania per collaborare nella ricerca della madre e della sorellina e non destare sospetti, è crollato davanti ai militari. Freddo, senza alcuna esitazione e senza mostrare alcun pentimento, ha raccontato di aver ucciso Mirela perché lo voleva cacciare da casa e Larisa perché era testimone scomoda di un delitto atroce. Filip è stato condannato in primo grado all’ergastolo e a 30 anni dopo il ricorso in Appello. Gli è stato infatti riconosciuto un vizio parziale di mente. La fidanzata Loredana, condannata in un primo tempo per aver aiutato Andrei passandogli il coltello per uccidere la madre, ha ricevuto uno sconto di pena (l’anno scorso è stata condannata a quattordici mesi di carcere) perché sarebbe intervenuta solamente nel fare a pezzi e nell’occultamento dei poveri cadaveri della giovane madre e della figlia del fidanzato. •

P.B.

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