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Erbe infestanti e degrado al cimitero di Sant’Andrea Protestano i residenti

Erba alta e degrado nel cimitero di Sant’Andrea
Erba alta e degrado nel cimitero di Sant’Andrea
Erba alta e degrado nel cimitero di Sant’Andrea
Erba alta e degrado nel cimitero di Sant’Andrea

Cimitero di Sant’Andrea, a Cologna, invaso dalle erbacce: si sollevano le proteste della popolazione della frazione. Sabato mattina, nel camposanto sulla provinciale 7a, è stato sepolto l’ex consigliere comunale Giuseppe Dal Barco, 81 anni. I familiari dell’uomo e tutte le persone che hanno partecipato alla cerimonia sono rimasti sconcertati dalle condizioni in cui versava il cimitero. Erbacce e piante infestanti erano diffuse ovunque, nei camminamenti fra le lapidi, in mezzo al ghiaino, perfino sopra ad alcune tombe a terra da tempo abbandonate. La percezione di degrado è stata forte e, da parte di alcuni, è montata pure la rabbia per la mancanza di manutenzione di un luogo considerato sacro. L’ex sindaco ed attuale consigliere di opposizione Antonio Poli, residente a Sant’Andrea, è indignato: «Le persone sono state costrette a camminare sopra alle erbe infestanti, una situazione incredibile. Sono convinto che il grado di civiltà di un Paese si misuri anche dal livello di attenzione e rispetto per i propri defunti, nonché dalla cura del luogo dove essi sono sepolti». Si unisce al suo sdegno anche la collega di lista Lorenza Tozzo: «Sono amareggiata perché ho sempre pensato che l’amore per i nostri cari defunti non sia soltanto nei nostri cuori, ma anche nei giardini dove le loro salme sono deposte». Il vicesindaco Ferdinando Dal Seno concorda con i due consiglieri: «Sono convinto anch’io che i cimiteri debbano essere curati ed abbiamo perciò subito predisposto un intervento di manutenzione che è già stato completato». « Incontrerò a breve» aggiunge, «i responsabili della cooperativa che effettua le manutenzioni nei cimiteri per conto del Comune. Il contratto per lo sfalcio e il diserbo dei cimiteri di Cologna è stato sottoscritto nel 2019 con la Cooperativa sociale veneta di Caldiero. Il lockdown ha fermato i vari lavori e, nel frattempo, il contratto è scaduto». «Abbiamo chiesto alla Cooperativa di intervenire in regime di proroga, poi procederemo con il nuovo appalto», riferiscono dall’ufficio tecnico. Dal Seno ha compiuto un sopralluogo nei vari cimiteri con i responsabili della cooperativa per valutare quali opere siano da compiere con urgenza. Intanto l’amministrazione comunale si augura di sbloccare quanto prima la grana dei lavori di ampliamento del cimitero del capoluogo, fermi dalla scorsa estate poiché la ditta «Altomonte» di Milano ha abbandonato il cantiere, senza aver terminato le opere previste, e ha aperto un contenzioso con il Comune.

P.B.

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