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Edilizia, si sbloccano cento cantieri

La zona industriale di San Pietro interessata da numerosi cantieri
La zona industriale di San Pietro interessata da numerosi cantieri
La zona industriale di San Pietro interessata da numerosi cantieri
La zona industriale di San Pietro interessata da numerosi cantieri

Cento nuovi cantieri privati, riguardanti abitazioni, aziende e uffici, verranno aperti a Legnago a partire dall’anno prossimo. Tutto ciò senza consumare un metro quadrato di suolo agricolo. L’ultimo consiglio comunale, infatti, ha dato il via libera all’iter che, entro la fine del 2020, porterà Palazzo de’ Stefani a dotarsi di un nuovo Piano degli interventi. Ovvero il progetto che disciplinerà lo sviluppo urbanistico della città per i prossimi anni. Rispetto al programma varato dall’assemblea civica alla fine del 2018, su proposta dell’ex Giunta guidata da Clara Scapin, il nuovo documento avrà obiettivi e contenuti diversi. «Sarà un programma innovativo», ha evidenziato il primo cittadino, «anche perché andrà ad alleggerire i regolamenti edilizi attuali, oltre a dare una risposta alle molte aziende, ma anche privati, che sono in attesa di avviare i cantieri». Il sindaco ha poi annotato: «Tra le varie innovazioni ci sarà una semplificazione per quel che concerne gli insediamenti nelle aree produttive, a cominciare da quella di San Pietro, dove verrà ricercata la massima efficienza nell’utilizzo degli stabilimenti esistenti, pure attraverso il recupero dei siti degradati». Lorenzetti ha rimarcato: «Il nuovo Piano degli interventi darà sicuramente risposta alle imprese che hanno bisogno sia di ampliare che di riqualificare i propri siti produttivi». Sul programma urbanistico promosso da Lorenzetti, fuori dall’aula, Roberto Danieli, assessore all’Urbanistica, ha confermato: «Si tratta di un provvedimento totalmente differente da quello emanato dalla precedente amministrazione, tenendo conto che le linee guida sono fortemente cambiate». Sulle domande raccolte da Palazzo de’ Stefani, Danieli precisa: «Sono giunte ai nostri uffici 100 osservazioni, relative ad altrettanti interventi. Tali istanze sono in fase di valutazione da parte dei nostri uffici per entrare a far parte, quindi, del nuovo piano degli interventi». La tipologia di interventi proposti dai privati, che daranno una boccata d’ossigeno al settore edile, è varia. Si va dai piccoli interventi in abitazioni agli ampliamenti delle stesse. Tra le istanze più consistenti compaiono pure strutture che hanno una loro storia. Come Villa Valeria, l’edificio signorile che, alle porte di San Pietro, rende omaggio con il suo nome a Valeria Moratello. Il nome fu proposto dal padre Renato per ricordare la figli, morta nell’attentato al rapido 904 del 23 dicembre 1984. Diversi cantieri riguarderanno gli stabilimenti presenti nell’area produttiva di San Pietro. Tra i progetti in fase di esame vi sono poi quello relativo alla realizzazione di un centro direzionale di una grande impresa nella zona industriale sanpietrina, così come è stato chiesto l’ampliamento, nel versante nord dello stesso comparto, di una società che produce e vende veicoli commerciali. Un altro settore su cui interverrà il «Piano del sindaco» sarà il centro storico. «A tale scopo», ha puntualizzato Lorenzetti, «sarà prioritario aggiornare i gradi di protezione degli edifici, visto che sono stati fissati negli anni Ottanta e oggi sono parzialmente coerenti ai valori storico-architettonici dei vari fabbricati. Per questo, contestualmente ai vari livelli di tutela delle costruzioni, stabiliremo le nuove modalità di recupero edilizio, con l’obiettivo di facilitare gli interventi dei proprietari al fine di promuovere la rigenerazione dei complessi abbandonati». Il riassetto del cuore storico della città riguarderà anche strade e piazze. «In particolare», ha concluso Lorenzetti, «l’ambito a nord di via Disciplina, di riferimento per piazza San Martino e piazza San Rocco, vedrà la riconfigurazione delle modalità di attraversamento veicolare e di frequentazione di questi spazi puntando sulla mobilità lenta». •

Fabio Tomelleri

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