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Lieto evento

È nato Leonardo, fiocco azzurro in municipio a Terrazzo: è figlio di sindaco e consigliera

Il sindaco con la compagna Emanuela e il piccolo Leonardo in ospedale
Il sindaco con la compagna Emanuela e il piccolo Leonardo in ospedale
Il sindaco con la compagna Emanuela e il piccolo Leonardo in ospedale
Il sindaco con la compagna Emanuela e il piccolo Leonardo in ospedale

È una storia d’amore nata sui banchi del consiglio comunale di Terrazzo quella tra il sindaco Simone Zamboni, bancario di 47 anni al secondo mandato, e la sua compagna Emanuela Contin, 33 anni, consigliere con delega all’Istruzione, che lavora come educatrice e coordinatrice alla scuola dell’infanzia di Begosso.

 

Il loro legame, che dall’estate 2019 ad oggi si è fatto sempre più forte, è stato ora coronato dalla nascita di Leonardo, il primogenito della coppia di amministratori, venuto alla luce ieri mattina, alle 5.18, all’ospedale «Mater Salutis» di Legnago. Il piccolo, un frugoletto di due chili e 100, che mamma e papà attendevano in realtà per la metà di febbraio, in coincidenza di San Valentino, ha anticipato i tempi facendosi sentire già nella giornata di martedì. «Avevamo seguito insieme in videoconferenza un corso pre-parto», rivela al culmine della felicità il neo papà, «e tutto sembrava tranquillo. Invece, dopo circa un quarto d’ora, quando ero già rientrato al lavoro in banca, Emanuela mi ha chiamato dicendomi che le si erano rotte le acque. Siamo così corsi in ospedale dove lei è rimasta in osservazione in Ostetricia». Il bimbo, però, ha deciso di spiazzare tutti e alle 5.05 di mercoledì la sua testolina era già visibile. «Appena il tempo di avvertire Simone, rientrato a casa per la notte, che mi sono ritrovata in sala parto», racconta mamma Emanuela. «Leonardo è nato in 13 minuti e ha battuto sul tempo persino suo padre, arrivato in velocità, ma con due minuti di ritardo rispetto al bambino». 

 

Davvero una bella sorpresa per la coppia che vive in un appartamento a Legnago in attesa di ristrutturare una villetta a Begosso, la frazione di Terrazzo della quale sono entrambi originari e dove desiderano ritornare al più presto. «Leonardo è stato più veloce di me», rimarca Zamboni, rammaricato di non essere riuscito a condividere il momento del parto con la propria compagna. «Del resto il suo nome è collegato alla forza. Avevamo già deciso da tempo di chiamarlo così non solo perché ci piaceva, ma anche per omaggiare un altro Leonardo: il nostro amico dottor Tarallo, che proprio il 17 gennaio di un anno fa se n’è andato dopo aver lottato due mesi contro il Covid. La nascita in anticipo, quasi in coincidenza di quella data, per noi è una sorta di segnale, qualcosa di inspiegabile che porteremo sempre nel cuore».

 

Galeotto nell’unione tra il primo cittadino e la sua «consigliera» è stato appunto il comune impegno amministrativo iniziato con le elezioni del maggio 2019 e la vittoria della lista civica trasversale «Progetto nuovo per Terrazzo». Nel giro di tre mesi, la semplice amicizia che li legava dal 2017 si è trasformata in amore, anche se vissuto sempre con estrema riservatezza. «In realtà ci conoscevamo già da prima», sottolinea Zamboni. «Posso dire addirittura di aver visto Emanuela nascere. Uno dei suoi fratelli maggiori era infatti un mio compagno di classe per cui mi ricordo bene quando è arrivata, unica femminuccia dopo due maschi. Poi, però, ci siamo persi di vista per tanti anni perché per il lavoro del padre la loro famiglia si era trasferita». «Nella frazione», prosegue il primo cittadino, «i Contin sono rientrati nel 1997 quando Emanuela aveva nove anni ed io frequentavo i miei coetanei. Solo nel 2017, quando lei è diventata coordinatrice della scuola dell’infanzia di Begosso, tra noi è nata un’amicizia. Uscivamo spesso con la stessa compagnia, ma nulla di più. Alle elezioni del 2019 le ho chiesto di candidarsi nella mia lista. E da lì abbiamo iniziato a vederci sempre più spesso, anche se sempre insieme ad altri».

 

Nel giugno 2019, i due diventano inseparabili. Emanuela rimane vicina a Simone nelle ultime settimane di vita di sua madre Luigina. «Mi ha aiutato molto, spinta dalla grande sensibilità che la contraddistingue», precisa Zamboni, «e da allora abbiamo sentito entrambi che tra di noi qualcosa stava cambiando. Se ne era accorta anche mia mamma, felice che finalmente avessi trovato la donna giusta». Progetti di nozze? Certo, ma per il momento ci concentriamo su Leonardo e sulla casa».

Elisabetta Papa

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