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Due giorni dedicati all’elettronica con 200 espositori

I padiglioni dell’Area Exp
I padiglioni dell’Area Exp
I padiglioni dell’Area Exp
I padiglioni dell’Area Exp

Il Covid non ferma la Fiera dell'elettronica. Dodicimila metri quadrati di esposizione, oltre 13mila prodotti in vendita con 200 espositori e ottomila visitatori attesi in due giorni a Cerea. Basterebbero questi numeri per dare la dimensione e l'importanza, per il Basso veronese, della manifestazione ospitata nei padiglioni dell'Area Exp, domani e domenica, dalle 9 alle 18.30. Appassionati di tecnologia, professionisti e semplici curiosi avranno la possibilità di sbizzarrirsi e trovare gli oggetti desiderati, dai supporti informatici ai droni, passando per i cellulari di ultima generazione e le apparecchiature per radioamatori. Sarà allestito anche un mercatino dell’usato e di oggetti vintage. L'evento è quindi tra i più importanti tra quelli ospitati ogni anno nel quartiere fieristico ceretano gestito da «La Fabbrica», l'ente partecipato al cento per cento dal Comune e presieduto da Massimo Ongaro. E pensare che in passato la città del mobile aveva rischiato di perdere questa fiera, quando nel 2011 la società che gestiva gli espositori aveva deciso di spostarsi a San Pietro di Morubio. Ne nacque un braccio di ferro tra due fiere situate a pochi chilometri di distanza. Il Comune di Cerea, infatti, prese accordi con VeronaFiere per realizzare l'evento «ElettroExpò». Una rivalità che non fece però bene a nessuno. Alla fine, dopo otto mesi, la fiera tornò a Cerea dov’è tutt’ora e l'accordo con VeronaFiere non decollò. Il biglietto d'ingresso alla manifestazione, che richiama visitatori anche dalle province limitrofe, costa otto euro ma è possibile scaricare una riduzione di due euro sul sito www.fieraelettronica.it. •

F.S.

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