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Due cani presi a fucilate «Taglia» di 2mila euro per scoprire il cecchino

Il pastore belga Dori   diventato cieco dopo essere stato impallinato
Il pastore belga Dori diventato cieco dopo essere stato impallinato
Il pastore belga Dori   diventato cieco dopo essere stato impallinato
Il pastore belga Dori diventato cieco dopo essere stato impallinato

Una ricompensa di duemila euro a chi sarà in grado di fornire elementi utili in grado di dare un nome e un cognome a colui che ha sparato a Dori e Martedì. È la «taglia» messa dalla famiglia Lorenzetti, proprietaria dei due cani presi a fucilate 10 giorni fa nelle campagne in riva all’Adige a Ronco. Martedì, meticcio molto socievole, non è più tornato a casa mentre Dori, un pastore belga di due anni, è stato ritrovato impallinato e cieco vicino ala recinzione della «Pesca sportiva dalla Maria», gestita dai Lorenzetti. «Mettiamo a disposizione duemila euro», annuncia Riccardo Lorenzetti, «perché vogliamo giustizia per i nostri due cani. Non possiamo accettare che ci sia in giro una persona impunita per questo orribile reato. Dori aveva il corpo ricoperto di pallini da caccia ed è rimasto cieco mentre il nostro Martedì è stato probabilmente ucciso e fatto sparire da chi lo ha impallinato». Con questo gesto, i proprietari dei due animali sperano che chi in paese sa cosa è successo ai loro due cani si faccia avanti e si rechi in caserma dai carabinieri a testimoniare per arrivare ad individuare il cecchino» che nel piccolo centro della Bassa sta seminando da tempo il terrore. Lo scorso anno, infatti, un altro cane era stato ferito gravemente ad una zampa da una scarica di pallini da caccia ed il suo proprietario era stato costretto a ricorrere a lunghe e costose cure veterinarie per salvargli la vita. «Sappiamo che in paese qualcuno sa chi è stato», confida Lorenzetti, «è ora di finirla di tacere davanti a questi episodi cruenti. Una persona che spara ai cani è un pericolo per la comunità perché potrebbe, anche se involontariamente, colpire le persone. La nostra famiglia non avrà pace fino a quando chi ha preso il fucile per uccidere Martedì e Dori sarà messo di fronte alle sue responsabilità». I due cani, sempre inseparabili, erano fuggiti dalla Pesca sportiva e subito i proprietari si erano messi a cercarli senza purtroppo alcun esito. Il giorno dopo un cliente aveva notato Dori accasciato vicino alla recinzione del laghetto ed aveva avvisato i gestori. Il pastore belga aveva gli occhi insanguinati e camminava a fatica. È stato subito portato in una clinica veterinaria dove hanno accertato che era stato colpito da una fucilata e che i pallini ne avevano irrimediabilmente compromesso la vista. Dopo essere stato impallinato, Dori si è trascinato fino a casa grazie al suo infallibile olfatto arrivando stremato. Nessuna traccia invece di Martedì, che presumibilmente è stato gettato in Adige dopo essere stato ucciso. «Ci appelliamo con tutto il cuore», conclude Lorenzetti, «a chi ha visto, sentito o semplicemente è a conoscenza del nome del cacciatore affinchè vada in caserma. La nostra famiglia gli consegnerà subito i duemila euro della ricompensa. Poi la giustizia farà il suo corso». Nel frattempo i carabinieri proseguono le indagini concentrate soprattutto sugli 80 cacciatori di Ronco, tra i quali potrebbe esserci anche colui che ha premuto il grilletto contro Dori e Martedì. •.

Riccardo Mirandola

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